La colpa della mancata approvazione del Piano di gestione nazionale sarebbe della Conferenza Stato Regioni e del Ministero competente che non lo hanno esaminato
Dopo la decisione presa da molte Regioni di non autorizzare la caccia in preapertura alla tortora, le sette associazioni venatorie riconosciute riunite nella Cabina di Regia hanno scritto a Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza Stato Regioni e all’Onorevole Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, chiedendo un incontro urgente della Conferenza Stato Regioni “per la risoluzione del problema entro il 30 agosto”.
Colpevole inerzia della Conferenza Stato Regioni
Per le Associazioni, infatti, la mancata approvazione del Piano di gestione nazionale della Tortora è “dovuta a evidente colpevole inerzia sia della stessa Conferenza che del Ministero competente”.
“Dal 23 aprile 2021 – spiegano le Associazioni venatorie – data in cui si è raggiunto l’accordo sul Piano per la gestione nazionale della tortora, questo non è stato portato in esame della Conferenza Stato Regioni per la sua mancata iscrizione all’ordine del giorno.”
“Una inerzia – sottolinea la Cabina di regia – che va contro qualsiasi logica oltre che in contrasto col preciso dovere della pubblica amministrazione di trovare definizione a problematiche di competenza di organi pubblici o ad essi sottoposti e che mostra chiaramente come la volontà politica sia quella di acconsentire sempre e comunque a qualsiasi richiesta protezionista, sia essa giustificata o meno dalla oggettività dei fatti”.
Per questo hanno formalmente richiesto un tempestivo incontro “per la definizione, entro il 30 agosto prossimo, dell’esame del Piano”, promettendo di “assumere i necessari provvedimenti” se la richiesta dovesse venire disattesa.
Le Associazioni rivendicano: “Abbiamo lavorato mesi”
Nella lettera le Associazioni Venatorie hanno anche rivendicano i mesi di lavoro in cui si sono impegnate per raggiungere tra le regioni un consenso unanime sul piano di gestione della tortora selvatica, “una condizione – spiegano – richiesta dalla Commissione Europea per poter mantenere seppure in un modo ridotto le giornate di caccia a questo selvatico nei calendari venatori regionali”
Un impegno che è stato “vanificato da una evidente insensibilità, forse dovuta a pregiudizi ideologici che non possono essere propri delle Istituzioni del nostro Governo”.
Un ringraziamento alle regioni che hanno reso cacciabile la Tortora
Infine, la Associazioni hanno voluto rivolgere “un sentito ringraziamento” ai Presidenti delle Regioni che nonostante tutto hanno reso cacciabile la Tortora in preapertura, dimostrando “un senso di responsabilità nei confronti di una classe di cittadini meritevole di attenzione e rispetto”.
Qui il testo integrale della lettera inviata dalla Cabina di regia del mondo venatorio.
(Articolo pubblicato con questo articolo il 27 agosto 2021 sul sito online “IoCaccio.it”)