La notizia del taglio di 104 pini su via dei Pescatori, annunciata dal municipio X, non ha lasciato indifferente i residenti.
Alle proteste che si sono scatenate in rete, subito dopo l’annuncio dell’intervento, è seguito anche un flash mob organizzato ad Ostia da quanti contestano questa iniziativa.
L’annuncio dei tagli e le sostituzioni promesse
Gli alberi che sono destinati al taglio, aveva annunciato l’assessora municipale al verde Valentina Prodon, sono “quasi tutti già uccisi dalla cocciniglia tartaruga, nel tratto compreso tra Via di Macchia Saponara a Via di Castelfusano”.
Una condizione che, aveva spiegato l’assessora, è stata accompagnata da una perizia agronomica sui 104 alberi da tagliare.
A fronte dei tagli, sono previste delle sostituzioni ed al riguardo il municipio ha promesso due cose: la convocazione di un apposito tavolo tecnico, per studiare le modalità con cui effettuarle e la richiesta di appositi stanziamenti per la messa a dimora degli alberi.
L’intervento dell’opposizione
Sulla vicenda è intervenuta anche l’opposizione.
“Ho presentato un’interrogazione a risposta scritta, con la quale chiedere di vedere la perizia agronomica e la complessiva valutazione tecnica, come da regolamento comunale sul verde pubblico e privato.
Inoltre– ha dichiarato Andrea Bozzi, il capogruppo della lista Calenda in municipio X – ho richiesto anche di convocare una commissione congiunta cui invitare anche le associazioni dei cittadini interessati, tra cui Italia Nostra”.
L’azione della cocciniglia tartaruga
I pini che stanno per essere abbattuti, stando alle informazioni diffuse dall’amministrazione municipale, sono stati colpiti dalla parassita alieno che, dal 2018, ha cominciato a dilagare anche nella Capitale.
Poiché la cocciniglia tartaruga è un insetto non presente in Italia, è stato necessario individuare un trattamento adeguato e, di conseguenza, disporre d’un regolamento fitosanitario regionale che ne contemplasse la cura.
Nel tempo impiegato per sopperire a queste pratiche amministrative, la cocciniglia è dilagata.
E gli alberi che ne erano stati colpiti per primi, situati nel quadrante sud della Capitale, ne hanno pagato le conseguenze.
Le proteste e le risposte attese dai cittadini
Per i cittadini che si sono mobilitati in difesa dei pini di Castelfusano, però, non tutti gli alberi che si vuole tagliare sono ormai morti.
“Ho notato che molti pini che si vogliono abbattere si potrebbero salvare perché verdi e in buono stato come quelli che non verranno abbattuti” ha commentato Anna Catalani che, con il Comitato per “salviamo il parco di Procoio”, ha preso parte al flash mob in difesa dei pini.
La risposta all’interrogazione presentata in consiglio municipale, sarà utile proprio a dissipare i dubbi.
Ma dovrà arrivare prima dell’avvio delle motoseghe.
“Se non avrò risposte farò accesso agli atti – ha annunciato il capogruppo della lista Calenda – ma spero che la maggioranza voglia chiarire quanto prima, anche con una Commissione aperta a tutti”.
Potrebbe, quest’ultima, rivelarsi utile anche per comprendere quali sono i tempi previsti per le sostituzioni promesse.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 23 gennaio 2023 sul sito online “Roma Today”)