La scorsa settimana il supplemento “L’EXTRATERRESTRE” del Manifesto con un bellissimo articolo di VENDANA SHIVA ci ricorda che a Roma dal 26 al 28 luglio 2021 il governo italiano ospiterà un PRE-summit in preparazione del Vertice dell’ONU sui sistemi alimentari, che si terrà a settembre 2021 a New York.
L’evento presenta un primo importante appuntamento riunendo giovani contadini, agricoltori, popolazioni indigene, società civile, ricercatori, settore privato, leader politici e ministri dell’agricoltura, dell’ambiente, della salute, dell’alimentazione e della finanza, tra gli altri attori.
Nei 3 giorni verranno: forniti gli ultimi approcci scientifici e basati sulle prove provenienti da tutto il mondo, lanciati nuovi impegni attraverso coalizioni di azione e mobilitati nuovi finanziamenti e partenariati.
NOI, IMPRESE, CONTADINI, AGRICOLTORI E AMBINTALISTI COSA dobbiamo ANDARE A SOSTENERE se non il grande valore della Dieta mediterranea come unica strategia nutrizionale sostenibile al fine di ridurre gli sprechi e distribuire al meglio le risorse, valorizzando con solide basi scientifiche il legame con la storia e il territorio, e come strumento utile a cambiare le abitudini alimentari, ridurre l’impatto ambientale del cibo e legare la salute dell’uomo a quella del Pianeta.
Crediamo interessante una recente dichiarazione del Prof. Andrea Segrè che ci indica di «ragionare in un’ottica di sistema e riunire gli attori e stakeholders della filiera agroalimentare.
E’ un approccio come indicato dalla campagna Spreco Zero rilanciando i temi della prevenzione e del recupero degli sprechi alimentari” Prima di chiudere credo utile indicare una visione ambientalista e sostenibile di tutta l’AGRICOLTURA e DELLE sue FILIERE per impegnare il Food Systems Summit ONU 2021come frutto del lavoro condiviso dei principali portatori di interesse del sistema agroalimentare italiano che operano a livello nazionale e internazionale, ed è strutturato in quattro aree/obiettivi:
1) ridurre le perdite agro-alimentari nei passaggi dalla produzione agricola fino alla distribuzione;
2) incrementare il recupero delle eccedenze agro-alimentari al fine di una migliore distribuzione e accesso al cibo da parte di tutti;
3) favorire la prevenzione dello spreco alimentare a livello domestico ed extra-domestico;
4) promuovere l’adozione di una dieta sana e sostenibile, come la Dieta Mediterranea, accessibile a tutti, in particolare alle fasce della popolazione impoverite dalla pandemia.
Credo che sia nel nostro interesse, per SALVARE IL PIANETA e PER DARE “PRODOTTI PULITI e SOSTENIBILI” ai cittadini.