(DIRE) Roma, 17 set. – “Le disposizioni approvate dal Consiglio regionale del Lazio costituiscono un grave rischio per il sistema delle aree naturali protette della Regione e sono in contrasto con la legge quadro nazionale, tuttora vigente, a tutela dei parchi.
Un colpo di mano inaccettabile che mette in discussione principi basilari sulla tutela della fauna e sull’assetto urbanistico delle aree protette“.
Loredana De Petris, senatrice di Liberi e Uguali e capogruppo del Misto a Palazzo Madama, così commenta gli emendamenti approvati in Consiglio regionale nella discussione sull’art. 3 della legge “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale” e concernenti la disciplina delle aree protette del Lazio.
“Consentire l’accesso dei cacciatori all’interno dei parchi per gli interventi di selezione della fauna selvatica– dichiara la senatrice- significa aprire un’autostrada al prelievo venatorio sistematico nelle uniche aree protette del territorio regionale.
Grave è anche l’apertura al principio del silenzio-assenso in edilizia all’interno dei parchi, norma questa in aperto contrasto con gli orientamenti generali della legislazione in materia di beni culturali ed ambientali.
Mi auguro che il Presidente Zingaretti – conclude De Petris – abbia il buon senso di chiedere alla maggioranza di ritirare queste disposizioni.
Altrimenti saremo costretti a formalizzare una richiesta al Ministero dell’Ambiente di impugnare questa parte della legge regionale a causa della manifesta incostituzionalità, come già fatto dal Ministro per le analoghe disposizioni approvate dalle province autonome di Trento e Bolzano“.
(Comunicati/Dire)
17:04 17-09-18