Il Presidente della IV Commissione Ambiente Giammarco Palmieri aveva convocato per il 17 aprile 2023 una audizione delle Associazioni di settore sul Regolamento Consulta del Verde, che è stata poi rinviata a causa della concomitanza di una seduta dell’Assemblea Capitolina: a quella convocazione è stata allegata – senza nessuna precisazione – una anonima “Proposta di Regolamento comunale della Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale” composta di soli 8 articoli.
Convocazione Commissione congiunta IV CCP Ambiente con Roma Capitale 17-04-23
BOZZA 2 Regolamento Consulta del verde
L’audizione è stata riconvocata per il 3 maggio 2023, allegandovi – anche stavolta senza nessuna precisazione – come bozza 2 la stessa proposta trasmessa per il 17 aprile e come bozza 1 quella che poi si è rivelata una parziale modifica del testo della proposta del Regolamento del Verde della Consulta, presentato dal Coordinamento del Regolamento del Verde.
Convocazione Commissione congiunta IV CCP Ambiente con Roma Capitale 03-05-23
BOZZA 1 Regolamento Consulta del verde
il Presidente della IV Commissione Ambiente Giammarco Palmieri
Dopo l’appello dei presenti di entrambe le Commissioni, il Presidente Giammarco Palmieri ha dato l’avvio ai lavori facendo sapere che l’ultima volta (22 ottobre 2022) era stata esaminata la proposta del Regolamento del Verde della Consulta, presentato dal Coordinamento del Regolamento del Verde, e che in questo frattempo è stato svolto con la Segreteria un lavoro che ha portato alla redazione tanto della bozza 1 quanto della bozza 2.
Consulta del Verde e del Paesaggio urbano - Regolamento
Ha posto l’accento sulle Consulte Municipali che portano a suo giudizio alla composizione della Consulta cittadina, precisando alla fine che il Regolamento della Consulta sarà una delibera di iniziativa consiliare (perché l’Assessore Sabrina Alfonsi ha declinato l’incarico di farne una proposta di deliberazione della Giunta Capitolina): dovrà quindi essere firmata da un certo numero di consiglieri di entrambe le Commissioni ed approvata dall’Assemblea Capitolina dopo avere acquisito i pareri dei Municipi e delle Commissioni consiliari competenti, con possibilità di emendare ancora la proposta.
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VERDE E DEL PAESAGGIO URBANO
Senza minimamente accennare alla proposta alternativa del Regolamento della Consulta del Verde, presentata il 9 novembre ad entrambe le Commissioni da VAS e dall’associazione per Villa Pamphilj, il Presidente Palmieri si è dichiarato disponibile ad accogliere eventuali integrazioni e modifiche alla proposta del Coordinamento del Regolamento del Verde.
A questo punto ha chiesto ed ottenuto di parlare il dott. Arch. Rodolfo Bosi, responsabile del Circolo Territoriale della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS).
il Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Questo il suo intervento integrale: «Sig. Presidente Palmieri in base alla prassi mi dovrei sentire in dovere di ringraziarla per la sua convocazione: lo faccio solo in parte e per educazione, dal momento che il “tipo” della sua convocazione, oltre che a sembrare a mio giudizio addirittura una provocazione (ed il suo preambolo lo conferma), conferma il comportamento irriguardoso che è stato tenuto nei confronti di VAS e dell’associazione per Villa Pamphilj tanto da parte sua quanto da parte dei membri della Commissione da lei presieduta e della Commissione Roma Capitale.
Lei ha voluto convocarci alla audizione che si è svolta il 22 ottobre 2022 sul testo del Regolamento della Consulta del Verde proposto dal Coordinamento del Regolamento del Verde, senza sapere che VAS e l’associazione per Villa Pamphilj non hanno partecipato alla sua stesura né che avevano presentato nel frattempo una proposta di emendamenti al vigente testo del Regolamento del Verde.
A quest’ultimo riguardo quel giorno lei ha preso l’impegno a convocare una audizione ad hoc per presentare le modifiche al testo del Regolamento del Verde, per le quali ha preannunciato la sua totale volontà e disponibilità, perché a suo dire “questo è il metodo di lavoro che questa commissione porta avanti, che è quello di recepire le proposte e valutarle”: a fronte di questa dichiarata disponibilità, il successivo 15 novembre 2022 VAS e l’associazione per Villa Pamphilj hanno trasmesso la proposta di modifiche ad entrambe le Commissioni.
Non avendo avuto risposta a distanza di 3 mesi e non essendo stata convocata la promessa audizione ad hoc, in data 16 febbraio 2023 ci siamo visti costretti ad inviare un sollecito che a tutt’oggi (a quasi altri 3 mesi di distanza) non ha prodotto nessun seguito.
Quanto al nostro involontario coinvolgimento alla proposta di Regolamento della Consulta del Verde, ci ha indotti a studiarne la disciplina e ci ha portato in data 9 novembre 2022 a trasmettere ad entrambe le Commissioni una nostra proposta alternativa di Regolamento della Consulta del Verde, a cui non è stato dato nessun seguito a distanza di oltre 3 mesi: il 17 febbraio 2023 abbiamo trasmesso ad entrambe le Commissioni un sollecito, chiedendo “di avere almeno conferma scritta se questa prolungata inerzia debba ormai intendersi come silenzio-rifiuto”.
A tutt’oggi una conferma scritta non c’è stata, ma la conferma implicita del silenzio-rifiuto della nostra proposta alternativa è venuto proprio dalla significativa trasmissione dei 2 allegati alla sua convocazione, perché riguardano sotto il nome di bozza 1 una proposta di parziali modifiche apportate al testo del Coordinamento del Regolamento del Verde e sotto il nome di bozza 2 una stringata proposta di Regolamento della Consulta, entrambe redatte da non si sa chi (abbiamo oggi saputo che l’ha preparate non ma si capisce chi della Commissione, lei oggi conferma il suo silenzio-rifiuto perché non ha minimamente parlato della nostra proposta): non è stata allegata invece anche una proposta di modifiche alla nostra proposta alternativa, che per giunta non risulta nemmeno essere stata presa in considerazione, per cui deve ritenersi bocciata a monte, per giunta senza nemmeno avere ritenuto di spiegarne per iscritto le motivazioni.
Mi sento di esprimere questo mancato riguardo con toni moderati e con pacatezza, ma con profonda amarezza mista ad una certa rabbia.
In termini personali ritengo che questo comportamento sia fortemente offensivo del rispetto tanto della dignità della mia persona quanto di una associazione che è portatrice di interessi diffusi, fra i quali sia lei che le 2 Commissioni congiunte non ritengono evidentemente di dover prendere in considerazione gli interessi diffusi che si intendono tutelare sia con le modifiche al Regolamento del Verde che con la proposta alternativa del Regolamento della Consulta del Verde.
Colgo l’occasione per mettere in evidenza che questo comportamento a dir poco irriguardoso è da addebitare soprattutto ai membri di entrambe le Commissioni che fanno parte del gruppo capitolino del PD e che hanno dimostrato di recente se non altro di essere coerenti con questo “metodo” non certo “democratico “ e “trasparente”».
A questo punto il dott. Bosi è stato interrotto bruscamente dal Presidente Palmieri che ha inteso fare la seguente affermazione: «Mi scusi, lei non si può permettere di accusare chicchessia in questa Commissione di non essere democratico, io le ho dato o spazio, le ho dato la possibilità, l’abbiano convocata l’altra volta, lei oggi avrebbe avuto tutta la possibilità di illustrare quelle che sono le sue proposte, invece sta facendo una requisitoria. Prego continui, ma mi dissocio completamente dal suo modo di intendere la democrazia».
Il Dott. Bosi ha quindi proseguito il suo intervento: «La ringrazio della cortesia di concedermi di proseguire.
Mi riferisco specificatamente alla mozione presentata da tre consiglieri di Fratelli d’Italia, finalizzata ad intitolare un viale dentro il parco di Villa Pamphilj all’ex Presidente Paolo Arca, morto il 26 aprile 2022, perché nel corso della seduta dell’Assemblea Capitolina che si è svolta il 10 aprile 2023 è stata bocciata da ben 15 consiglieri capitolini del PD senza ritenere di doverne dare pubblicamente nemmeno un briciolo di motivazione.
Da un lato mi rifiuto di pensare che il voto contrario sia dovuto alla becera considerazione che la mozione veniva dall’opposizione e che andava respinta per questo motivo: dall’altro lato però, siccome Paolo Arca non si è mai messo in fondo ai piedi la sua dignità, non facendo mai sconti a nessuna delle forze politiche con cui ha avuto anche delle conseguenti conflittualità, mi rifiuto di pensare che i consiglieri del PD non abbiano perdonato da vivo il coraggio e la dedizione di Paolo Arca ed abbiano voluto affossare quel giorno il suo ricordo anche da morto.»
Il Presidente Palmieri ha interrotto nuovamente il dott. Bosi: «Mi scusi, mi scusi sig. Bosi, però stiamo discutendo del Regolamento della Consulta del Verde…. Lei sta facendo una requisitoria che non c’entra niente con i temi di questa Commissione».
Il dott. Bosi gli ha replicato nel seguente modo: «Venendo allora a ciò che avete mandato perché noi non veniamo considerati, non dobbiamo illustrare oggi quello che vi ho già mandato per iscritto e quindi scusate, personalmente in termini di democrazia io ritengo offensiva la mancata risposta, che sarebbe un obbligo di legge da parte delle istituzioni pubbliche.»
Chiusa questa parentesi, il dott. Bosi ha posto l’accento sulla contraddizione tra ciò che ha dichiarato all’inizio dell’audizione il Presidente Palmieri, secondo cui non va fissato il numero complessivo dei membri della Consulta e quanto prevedono invece la bozza 1 (con 25 membri in tutto) e la bozza 2 (con invece 30 membri in tutto).
Commentando le 2 bozze Bosi ha messo in evidenza che sono autoreferenziali, perché fanno prevalere componenti delle istituzioni e tradiscono la finalità della Consulta che è quella della partecipazione dal basso.
Il dott. Bosi non si è dichiarato nemmeno d’accordo con quanto dichiarato sempre all’inizio dal Presidente Palmieri, secondo cui fra i compiti della Consulta non ci sarebbero quelli di mettere eventualmente sotto accusa il Dipartimento Tutela Ambientale o lo stesso Assessorato all’Ambiente: ha voluto portare al riguardo il mancato rispetto del Regolamento del Verde che prescrive la pubblicazione sul sito del Dipartimento sia delle potature che degli abbattimenti di alberi con almeno 10 giorni di anticipo, perché non è stato a tutt’oggi mai pubblicato l’elenco delle potature mentre l’elenco degli abbattimenti è spesso dato quando si è già verificato.
Bosi ha messo in risalto di avere denunciato questa mancata violazione senza ricevere risposta alcuna dall’assessore.
Bosi ha voluto concludere ritornando a parlare di Paolo Arca, facendo presente che il problema è quello di oggi dal momento prima che morisse del voto dell’Assemblea Capitolina, ha sottoscritto assieme a VAS la proposta di emendamenti al testo del Regolamento del Verde che in modo bipartisan è stata fatta propria pressoché integralmente dai gruppi capitolini del PD e di Fratelli d’Italia e che è stata ripresentata a questa Commissione Ambiente, per cui non si capisce più se i consiglieri capitolini del PD erano convinti ieri o si sono “sconvinti” oggi.
Al riguardo ha tenuto a fare presente che un cittadino che si sente trattato così avrà almeno il motivo di farlo sapere.
A proseguire ha preso la parola Paola Loche che a nome di “Carte in Regola” ha fatto presente che a suo giudizio la bozza 2 appare incompleta, mentre ritiene invece la bozza 1 utile alla discussione, benché di fatto abbia travolto la proposta del Regolamento della Consulta del verde presentato dal Coordinamento.
Dott.ssa Paola Loche
A suo giudizio bisognerebbe riportare a 2 il numero dei rappresentanti del Dipartimento Tutela Ambientale.
È intervenuta a proseguire la Presidente dell’Associazione per Villa Pamphilj, Adriana Angelini, che ha chiesto di sapere preliminarmente come mai la proposta alternativa non è stata allegata fra i documenti trasmessi con la convocazione o se invece non è stata proprio presa in considerazione.
la Presidente dell’associazione per Villa Pamphilj Adriana Angelini
Ha messo in evidenza in secondo luogo che il testo del Regolamento del Verde fatto adottare dall’allora Assessore Pinuccia Montanari prevedeva una Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano, composta da rappresentanti di associazioni, comitati, enti ed ordini professionali interessati “coadiuvati” da tecnici del Dipartimento Tutela Ambientale, mentre il testo vigente prevede un Consulta composta anche “dai” tecnici del Dipartimento.
Ha tenuto a far presente la cosa per mettere in risalto che la Consulta debba essere composta soprattutto da rappresentanti che vengono dal basso: mette in risalto che la bozza 2 prevede una composizione fatta in prevalenza dalle istituzioni.
Riguardo invece alla bozza 1, sempre riguardo alla composizione della consulta all’art. 3 recita: «La Consulta è costituita da rappresentanti delle Consulte di ciascun Municipio provenienti, ove possibile, dagli ordini e collegi professionali (Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Ordine dei Biologi, Collegio Professionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, Ingegneri Paesaggisti, Architetti del Paesaggio) e dai rappresentanti istituzionali definiti dall’Amministrazione. La Consulta è costituita, con diritto di voto, da un numero variabile di componenti fino a 25 persone, per la durata di due anni, individuati nelle seguenti categorie…».
Adriana Angelini ha detto di non capire perché i rappresentanti di ciascun Municipio dovrebbero preferibilmente venire dagli ordini professionali e si è chiesta se si vuole che a rappresentare i Municipi ci siano gli ordini professionali.
Poi nel dettaglio secondo lei ci deve essere stato un errore matematico riguardo al numero complessivo dei componenti della Consulta di 25 persone al massimo, dal momento che poi la somma dei componenti previsti porta a 44 persone.
In conclusione Adriana Angelini è tornata a chiedere al Presidente Palmieri come mai non è stata presa in considerazione la proposta alternativa del Regolamen to della Consulta, dal momento che – indipendentemente dal numero complessivo dei componenti della Consulta – prevede che comunque la metà deve essere composta da associazioni e comitati di cittadini.
A seguire c’è stato l’intervento di Giorgio Osti del Coordinamento del Regolamento del Verde, che ha esordito facendo sapere di non essere a conoscenza della proposta alternativa di VAS e dell’associazione per Villa Pamphilj: ha quindi posto l’attenzione sulla bozza 1, riconoscendo le critiche portate da Adriana Angelini, ma considerando comunque utile concentrarsi sull’art. 3 ed in particolare sulla composizione della Consulta, dichiarandosi anche lui d’accordo a che la maggioranza dei suoi componenti sia costituita da associazioni e comitati di cittadini, ma contrario al tempo stesso ad una pletora di membri della Consulta Capitolina, che a suo giudizio deve avere un numero preordinato.
il Dott. Giorgio Osti
Ha ripreso la parola il dott. Rodolfo Bosi per porre l’accento su due aspetti.
Ha fatto sapere di aver esaminato comma per comma di ogni articolo la bozza 1, confrontandola con il testo della proposta del Regolamento della Consulta del Verde presentata dal Coordinamento del Regolamento del Verde, rilevando anche una serie di contraddizioni che ha elencato.
Con riguardo all’eventuale pletora dei partecipanti alla Consulta Capoitolina ha proposto di ridurre da 15 ad un solo rappresentante di tutte le Consulte dei Municipi.
Ha quindi tenuto ad illustrare le differenze che ci sono tra la proposta alternativa e quella del Coordinamento del Verde: «Il 3° comma dell’art. 4 del Regolamento del Verde dispone che deve essere l’Assemblea Capitolina a costituire la “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano” con propria apposita deliberazione, che non può non definire anche la sua composizione: il testo del Regolamento del Verde non parla anche di “Regolamento della Consulta”, a cui non spetta comunque di definirne la composizione, come fa invece il testo redatto appunto dal Coordinamento del Regolamento del Verde (art. 3), che si è arrogato anche il diritto di decidere chi e quanti debbano far parte della Consulta.
Da un punto di vista giuridico si pone quindi il problema sul piano procedurale se il “Regolamento della Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano” prevarichi il suo atto costitutivo e debba essere approvato dall’Assemblea Capitolina prima della delibera della vera e propria costituzione di questo organo consultivo: dal momento che a mio giudizio non lo può fare, c’è da interrogarsi su quale debba essere il ruolo da attribuire ad un “Regolamento” approvato prima.
Il testo alternativo da noi proposto assegna al “Regolamento della Consulta Verde e del Paesaggio Urbano” i criteri e le “regole” sul procedimento che deve portare poi alla approvazione della deliberazione con cui l’Assemblea Capitolina costituisce a tutti gli effetti la “Consulta” definendone in modo puntuale la composizione…..
Il procedimento indicato nel testo alternativo prevede la pubblicazione a monte di un Avviso Pubblico che inviti secondo precisi criteri, forme e modalità gli ordini ed i collegi professionali, nonché le associazioni ed i comitati a presentare richieste di iscrizione alla “Consulta”: in base ai criteri dettati nell’Avviso ad ognuna delle richieste presentate viene dato un punteggio apposito, che comporta la redazione di un elenco sulla base del quale è l’Assemblea Capitolina a decidere chi e quanti siano i membri che debbano far parte della “Consulta del Verde e del Paesaggio urbano” (e non quindi i 40 componenti al massimo previsti nel testo del Coordinamento del Verde, ridotti a 25 nella bozza 1, o i 30 previsti nella bozza 2).
Il testo proposto dal Coordinamento del Verde prevede (al comma 3 dell’art. 3) che a fare richiesta di iscrizione alla Consulta del Verde a seguito di apposito Avviso Pubblico (da emanare a valle, dopo l’approvazione del Regolamento della Consulta) debbano essere soltanto le associazioni ed i comitati e non anche gli ordini ed i componenti degli ordini professionali, mentre il successivo comma 7 stabilisce che sono membri della Consulta con diritto di voto solo i rappresentanti di associazioni e non anche dei comitati.
Il testo proposto nella bozza 1 prevede l’emanazione di un apposito Avviso Pubblico esclusivamente per le richieste di iscrizione alla sola Consulta Municipali.
Per le richieste di iscrizione alla Consulta non parla invece di Avviso Pubblico, da emanare a monte o a valle dell’approvazione del Regolamento della Consulta, dimostrando di non avere scelto né il procedimento previsto dal testo del Coordinamento del Verde né il procedimento previsto dal testo alternativo proposto.»
In conclusione il dott. Bosi ha fatto presente che il Presidente Palmieri non ha risposto alla domanda che gli ha fatto Adriana Angelini ed ha chiesto di sapere se la proposta alternativa debba essere considerata valida, considerato anche che è stata presentata più di 6 mesi fa.
La risposta del Presidente Palmieri è stata elusiva.
Ha chiesto ed ottenuto di parlare il Vice Presidente Vicario della Commissione Ambiente Ferdinando Bonessio, che ha richiamato il comma 3 dell’art. 4 del vigente Regolamento del Verde, dichiarando poi di non voler prendere per ora posizione rispetto ai pareri espressi: per stringere i tempi, propone un gruppo di lavoro per dare una risposta in tempi certi.
il Vice Presidente Vicario della Commissione Ambiente Ferdinando Bonessio
Ha fatto presente che una parte del Regolamento è inattuata, perché manca ancora la tabella delle sanzioni.
Ha chiesto quindi ed ottenuto di parlare il Vice Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco, che ha fatto sapere che non gradisce parlare di tempistiche.
il Vice Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco
Si é dichiarato d’accordo per un tavolo permanente finalizzato a seguire la piena attuazione del Regolamento del Verde.
Riguardo alle bozze n. 1 e n. 2 ha messo in risalto che preferisce un lavoro collegiale, lasciando intendere che entrambe le bozze non sono state opera deli membri della Commissione Ambiente.
Ha voluto chiudere il suo intervento per rifarsi alla questione di Paolo Arca ed ha invitato la maggioranza a riflettere su quella mozione ed eventualmente ripresentarla a firma di tutti i gruppi politici per poter dare un segnale di vicinanza, dignità e solidarietà al compianto Presidente dell’associazione per Villa Pamphilj.
A sostegno di quel che ha detto il consigliere Diaco ha voluto riprendere la parola Ferdinando Bonessio che ha dichiarato la sua disponibilità totale di riproporre un documento a nome di tutto il Consiglio rispetto al valore del lavoro svolto dal sig. Paolo Arca.
Al Presidente che voleva chiudere la audizione il dott. Bosi ha chiesto di sapere se verrà presa in considerazione o no la proposta alternativa del Regolamento della Consulta del Verde: Palmieri gli ha risposto stavolta che, essendo stata in parte illustrata oggi, la proposta verrà messa a disposizione di tutti i consiglieri per elaborare una proposta unica da qui a 20 giorni.
Come ultima precisazione il dott. Bosi ha voluto sapere se ci sarà l’apposita audizione ad hoc sugli emendamenti da apportare al testo del Regolamento del Verde: il Presidente Palmieri ha preso l’impegno di convocarla
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