Il Premio Internazionale di ecologia “Verde Ambiente”, che l’associazione ambientalista nazionale VAS Onlus assieme alla rivista di scienza, tecnica ed ecologia Verde Ambiente ha ideato nel 2010, viene conferito annualmente a Sorrento.
Il significativo e importante riconoscimento viene assegnato a personalità nazionali e internazionali che negli anni si sono distinte nella difesa e nella protezione del patrimonio ambientale, artistico e intellettuale, nella lotta alla illegalità e nella strenua tutela dei valori della solidarietà e della pace.
Il Premio che nel 2018 è arrivato alla sua ottava edizione ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana ed il patrocinio del Senato della Repubblica.
Per motivi di carattere finanziario nell’anno 2019 non si è tenuta la nona edizione del Premio internazionale di ecologia Verde Ambiente, che era stata dedicata a Giorgio Nebbia: per causa della pandemia è saltata anche quella programmata per il 25 ottobre 2020.
Rispetto alla ottava edizione del 2018 la giuria del premio, fino a quell’anno costituita da Antonio Esposito, Rosario Fiorentino, Maurizio Paffetti, Guido Pollice e Giorgio Nebbia (deceduto nel frattempo il 3 luglio del 2019), è stata ora estesa anche ad Alfio Rizzo, Pino Boccia ed alla senatrice Loredana De Petris.
Antonio Esposito e Loredana De Petris
La nona edizione si è così tenuta domenica 26 settembre 2021 nella splendida cornice del parco di Villa Fiorentino di Sorrento.
Ne hanno dato notizia anticipata fra gli altri i quotidiani “Positano News” (vedi https://www.positanonews.it/2021/09/sorrento-a-villa-fiorentino-consegna-del-premio-internazionale-di-ecologia-verde-ambiente-2021/3520064/), “Sorrento Press” (vedi https://www.sorrentopress.it/a-sorrento-la-consegna-del-premio-verde-ambiente/), “Il Mattino” (vedi https://www.ilmattino.it/napolismart/in_evidenza/sorrento_villa_fiorentino_la_consegna_riconoscimenti_premio_verde_ambiente-6218187.html ) e “Geos News” (vedi https://it.geosnews.com/p/it/campania/na/sorrento/sorrento-a-villa-fiorentino-consegna-del-premio-internazionale-di-ecologia-verde-ambiente-2021_35553782).
Il saluto istituzionale del Presidente di VAS Stefano Zuppello
Il saluto istituzionale di Antonio Esposito
Il saluto istituzionale della senatrice Loredana De Petris
Fra i saluti istituzionali riportiamo quello del consigliere delegato alle Politiche giovanili del Comune di Sorrento Eduardo Fiorentino: «In un contesto pandemico, che ha fatto emergere – ancora di più – la necessità di “abitare il mondo senza occuparlo”, di “viverlo senza soffocarlo”, di “respirarlo senza inquinarlo”, oggi, questo appuntamento è funzionale agli obiettivi di una vera transizione ecologica, che punti ad equilibrare benessere economico e sostenibilità ambientale».
Il saluto istituzionale del consigliere Eduardo Fiorentino
La prima ad essere premiata è stata Maria Gemma Bendoni, Presidente della Associazione Autonoma per la biennale “Arte Fabbrile” che si svolge nel Comune di Stia e che è stata proposta da Rodolfo Bosi.
Ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ringrazio, sono molto onorata di questo premio che ricevo a nome di tutta la mia associazione.
Allora noi siamo un gruppo di volontari che da anni lavorano perché questo antico mestiere non vada perduto e lo facciamo in un posto piccolissimo, un paese molto piccolo, Stia, in una valle abbastanza sconosciuta del Casentino, che si trova tra Arezzo e Firenze, ma che è sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Noi viviamo in un ambiente meraviglioso pieno di foreste, di torrenti, di foreste vetuste protette addirittura dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità e da questo territorio riusciamo anche a conservare dei lavori e dei mestieri che stanno scomparendo.
Quello del fabbro che era un mestiere tipico delle nostre zone assieme a quello della lavorazione della lana da noi è nato il famoso Panno Casentino il panno con il ricciolo … riusciamo, siamo riusciti a diventare un punto di incontro dei fabbri, una casa del cuore per i fabbri di tutto il mondo.
Vengono da noi ogni due anni.
Noi organizziamo una grande festa, in questa grande festa i fabbri si ritrovano, si confrontano e crescono insieme.
La scultura nella piazza Mazzini di Stia, con sullo sfondo lo stand della forgiatura
Noi gli permettiamo di incontrarsi con architetti e designer in modo da poter adeguare il loro lavoro alle esigenze di oggi e quindi a poter avere un loro percorso che li porti a poter vivere di quello che fanno che è un lavoro artigianale ma anche un’arte.
Museo del ferro battuto di Stia
Questo ci rende molto orgogliosi, questo premio ci rende molto orgogliosi e siamo molto felici di portarlo nel nostro piccolo paese.
Noi abbiamo questa scuola di cui siamo .. noi portiamo avanti anche a fatica perché siamo tutti volontari però ecco percorso formativo che non viene più effettuato nelle botteghe come accadeva una volta tramandando il lavoro di padre in figlio adesso ha la necessità di avere un percorso formativo diverso, un percorso professionale che possa essere riconosciuto.
Stand espositivi del lanificio di Stia
Questo è il nostro scopo, quello per cui continueremo a lavorare e da ora in poi con altri insieme a me.
Grazie a tutti, siamo onorati.»
Le ha fatto seguito Sigfrido Ranucci, vicedirettore di RAI 3 e conduttore della trasmissione “Report”, che alla Agenzia ANSA ha poi rilasciato la seguente dichiarazione: «La politica, le istituzioni devono staccarsi dalle lobby.
Negli ultimi anni abbiamo dimenticato il “bene comune” e dobbiamo puntare in modo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, del lavoro.»
Ranucci ha portato l’esempio di come la salvaguardia dell’ambiente e della salute siano ormai un problema globale e che tutti noi siamo interconnessi.
«Le case farmaceutiche per risparmiare i costi hanno spostato la produzione dalla Cina all’India.
E come riportato in un servizio di Report in India i rifiuti della produzione degli antibiotici vengono sversati nei fiumi.
Ed è qui che si formano i batteri resistenti, i batteri killer, che hanno causato, anche in Italia, tanti morti. 11 mila in un anno.
Il problema è globale e bisogna muoversi subito.»
Ad essere premiato è stato poi Franco Di Pietro, regista abituato a raccontare storie, fra cui quella del “Biova Project” il pane comune piemontese invenduto di due panettieri che diventa birra, il “Biova Beer” un progetto di economia circolare contro lo spreco alimentare.
È stata poi la volta di Catia Bastioli, chimica amministratrice della “Novamont” che propone un modello di bioeconomia inteso come rigenerazione territoriale che riparte da siti deindustrializzati o dismessi, rigenerandoli con tecnologie prime al mondo in vere e proprie infrastrutture di bioeconomia.
Ad essere premiato è stato poi Domenico Vivino, Presidente della Cooperativa “Nido di Seta”, proposta da Giuseppe Boccia. Trentadue anni, di San Floro, borgo in provincia di Catanzaro, racconta la sua storia di “restanza”: una storia condivisa con due giovani donne, della Calabria, che lo ha portato nel 2014 a creare con la compagna Miriam Pugliese la cooperativa “Nido di Seta”.
La cooperativa ha voluto omaggiare con un proprio pensiero tutti i premiati
(da sinistra) Miriam Pugliese, Domenico Vivino e Giuseppe Boccia
A seguire è stata premiata Mariasole Bianco, biologa e divulgatrice scientifica con una grandissima passione per il mare e per la sua tutela. È l’esperta oceanografa della trasmissione di Rai 3 “Kilimangiaro” ed è stata ospite di “Speciale Tg1”, “Petrolio” (Rai1), “In Onda” (La7) in qualità di esperta e divulgatrice sui temi legati ai cambiamenti climatici e gli oceani.
Il successivo premio è stato consegnato ad Alexandra Geese, eurodeputata tedesca del Partito Verde Europeo.
A ricevere il premio è stato poi Paolo Vineis, professore di Epidemiologia Ambientale presso l’Imperial College di Londra, scrittore e accademico italiano.
È stata premiata quindi Roberta Bigiarelli, attrice ed autrice teatrale, documentarista, grande esperta di Balcani e legata a doppio filo alla Bosnia Erzegovina, oltre a portare da anni nei teatri, con grande successo, lo spettacolo teatrale “A come Srebrenica”: ha fra le altre cose intrapreso nel 2015 un viaggio con il fotografo e giornalista Luigi Ottani, sfociato in un libro, “Shooting in Sarajevo”, e in una mostra omonima.
Ad essere premiato è stato anche Luigi Ottani, giornalista e fotografo: la sua attività, prevalentemente rivolta a temi sociali, lo ha portato a raccontare storie di “umanità” con mostre e pubblicazioni. Fra i suoi reportage ci sono la Cambogia, la Palestina, il Sahel, la Bosnia, lo Tsunami, Chernobyl, il Saharawi e il terremoto in Emilia. Nel 2007, con il volume Niet Problema! ha vinto il premio “Marco Bastianelli” per il miglior libro fotografico italiano.
(da sinistra) Roberta Bigiarelli, Aldo Sigignano e Luigi Ottani
È stato consegnato il premio anche a Domenico Gallo, magistrato della Corte di Cassazione
È toccato quindi ad essere premiata Maria De Biase, preside dell’Istituto Comprensivo di Torre Orsaia, Cilento (SA)., che ha trasformato in un esempio di buona scuola, in cui si insegnano e si mettono in atto pratiche come la differenziazione dei rifiuti e l’autoproduzione della merenda.
L’ultimo premio è stato consegnato a Barbara Suzzi, Presidente del Comitato Fibromialgici Uniti.
Una menzione speciale è stata infine consegnata a Giuseppe Pelle, pensionato ricercatore ambientale, a Luciano Santoianni, avvocato di Napoli, Luigi Di Prisco, Presidente del Consiglio Comunale di Sorrento, e Tuttocalor di Ruggero srl, impresa ecosostenibile.
Il responsabile del Circolo Territoriale VAS di Locri Giuseppe Pelle
Consegna della menzione speciale all’avv. Luciano Santoianni
Fra i premiati figurano anche le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) della Calabria
Foto dei premiati
*************************************
RASSEGNA STAMPA
ANSA – Campania
26 settembre 2021
Giornale del Cilento
26 settembre 2021
Corriere di Arezzo
1 ottobre 2021