Sono in larga parte favorevoli alla messa a bando delle concessioni demaniali e ritengono che, gli oneri da versare allo Stato, debbano essere fissati in base al prezzo di mercato.
Cosa pensano gli intervistati
I romani protagonisti d’un sondaggio effettuato da IZI Spa, hanno mostrato di avere le idee chiare su uno dei temi caldi nell’agenda di governo. Una questione, quella della gestione delle cosiddette “concessioni demaniali turistiche”, su cui sono state intervistate 1031 persone, tra il 18 ed il 19 maggio.
Ciò che emerge è che, per il campione, i titolari delle concessioni, come ad esempio i lidi balneari, rappresentano “una lobby” nei confronti del governo.
Ne sono convinti il 57,7% degli intervistati, mentre solo il 13,7% dichiara di non essere d’accordo.
Concessioni balneari e politica
Secondo gli intervistati, inoltre, le imprese del settore avendo ricevuto per decenni delle proroghe sono state privilegiate.
Il 31,5% ritiene che lo siano stati dai politici, un altro 29,4% si è fatto l’idea che questa forma di vantaggio sia stata ottenuta grazie alle lobby di categoria.
Inoltre, la stragrande maggioranza del campione (65,6%) crede che gli assegnatari delle concessioni, “in alcuni casi”, rappresentino “un serbatoio di voti” per i partiti politici.
Il 69.7% sostiene invece che la gestione delle concessioni demaniali sia ancora oggetto di infiltrazioni malavitose.
Una possibilità che, solo il 4,7% degli intervistati, si sente di escludere.
A favore del regolamento anti proroghe
Come vorrebbero i 1031 intervistati che venisse riorganizzato il servizio?
Intanto va detto che, per il 47,1% , sia necessario pensare ad un indennizzo per le imprese che hanno investito e beneficiato delle proroghe durante questi anni.
Un’opzione che solo il 30% si sente di escludere (il 22,9% dichiara invece di non saper rispondere).
Poi, aspetto centrale della questione, va deciso come procedere alla gestione del servizio.
E qui si nota come il 61,2% del campione sia favorevole all’adozione del regolamento europeo che abolisce le proroghe per il rinnovo delle concessioni demaniali turistiche, mettendole a bando.
All’opposto, solo il 12,6% dichiara di non esserlo.
Nel proprio sondaggio, che ha previsto domande a risposta chiusa (Si, no, non so), IZI ha provveduto ad elaborare un “campione casuale”, stratificato per sesso e classi d’età e ponderato in base al municipio di residenza degli intervistati ed al voto espresso al primo turno nelle recenti elezioni amministrative.
La situazione sulle spiagge di Roma
La gestione delle spiagge è un tema che, in una città che vanta chilometri di costa, è molto avvertito.
Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari ed i servizi di ristorazione presenti sul demanio pubblico, il municipio X ha deciso di prorogare quasi tutti quelli che erano stati messi a bando dalla precedente amministrazione.
Questo perché, è stato spiegato dall’amministrazione Falconi, solo 13 su 37 concessioni, messe a bando, avevano ricevuto delle offerte.
Le proroghe, dopo un contenzioso amministrativo, sono quasi tutte state confermate (con una sola eccezione) e consentono ai vecchi concessionari di disporre di quei beni demaniali marittimi fino al 31 dicembre 2022.
Il futuro è tutto da scrivere ma i romani, intervistati da IZI spa, hanno dichiarato quale sia la loro volontà: vanno messi a bando.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 29 m aggio 2022 sul sito online “Roma Today”)