Su espressa richiesta del cons. Francesco Filippo Carpano il Presidente della IX Commissione Commercio Andrea Alemanni ha convocato per il 2 maggio 2023 una apposita audizione con la S.p.A. “Aequa Roma” avente per oggetto “Approfondimento sulle attività svolte dalla società Æqua Roma S.p.A. in materia di P.R.I.P. e di Piano di localizzazione dei mezzi e degli impianti pubblicitari”.
Presidente della IX Commissione Commercio Andrea Alemanni
Ad essere invitato è stato soltanto il Direttore Generale Æqua Roma S.p.A. Mauro Cammarata che ha partecipato poi alla audizione assieme al Dott. Gianluca Giattino dal momento che è stato il coordinatore sia del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.) che dei Piani di Localizzazione dei Mezzi e degli degli Impianti pubblicitari (PiaLMIP).
Direttore Generale della S.p.A. “Aequa Roma” Mauro Cammarata
A dare inizio alla audizione è stato il Presidente Alemanni, che nel suo prolisso preambolo ha voluto precisare che la finalità della audizione è quella di avere il parere di “Aequa Roma”, in particolare sulla definizione dei lotti: ha tra l’altro fatto presente che si era fermato il percorso per quanto riguarda in particolare la questione della tariffazione, precisando al riguardo che il Canone Unico Iniziative Pubblicitarie (C.U.P.) verrà spostato fuori del cosiddetto “tariffone”.
Ha dato quindi la parola al consigliere Carpano, che ha ricordato l’audizione con il Dott. Francesco Paciello, perché aveva parlato della difficoltà del Dipartimento di gestire in economia, in proprio, l’aggiornamento dei Piani di Localizzazione, di concerto con le Soprintendenze e poi la modulazione di un mix di circuiti in modo che i lotti fossero economicamente congrui, per cui la Commissione aveva avanzato l’ipotesi di una pianificazione appaltata, demandata al promotore privato, che fosse poi recepita dall’Amministrazione stessa.
Consigliere capitolino Francesco Filippo Carpano
Facendo però un passo indietro, il consigliere Carpano ha chiesto di sapere se “Aequa Roma”, nell’ipotesi che fosse coinvolta dal Comune, sia in grado di procedere ad un aggiornamento dei Piani di Localizzazione in modo da definire meglio i lotti.
Prima di dare la parola al Dott. Giattino il Presidente Alemanni è voluto intervenire per spostare l’attenzione soprattutto sul valore economico che occorre dare ad oggi 2023 ad ognuna delle posizioni individuate dai Piani di Localizzazione, su cui installeranno i proprio impianti le ditte che si aggiudicheranno i diversi bandi di gara: per perorare questa sua convinzione ha fatto presente che da un lato sono passati ormai 10 anni e che i valori economici si trasformano in maniera incredibile e che dall’altro lato ci sono vari studi, tra cui uno non meglio precisato della Sapienza, che danno elementi che in realtà sarebbero un po’ in contrasto rispetto ai famosi lotti che erano equivalenti economicamente nel percorso iniziale, per cui vorrebbe capire anzitutto perché c’è stato uno stop all’epoca e se il Comune é in grado di poter fare una valutazione del vero valore economico.
A rispondere è stato il Dott. Gianluca Giattino, che ha ripercorso le tappe che hanno portato al P.R.I.P. ed ai Piani di Localizzazione degli Impianti pubblicitari, dopo di che è sorto il problema di mettere a bando questi impianti: ha ricordato che il vigente Regolamento di Pubblicità prevede dei lotti omogenei, quindi dei circuiti che abbiano una omogeneità economica.
Dott. Gianluca Giattino
“Aequa Roma” ha avuto a suo tempo l’incarico di valutare il valore di mercato, più che dell’imposta, tirando fuori alcuni parametri legati alla maggiore o minore vicinanza a stazioni, metro, ospedale ecc. ecc..
Il Regolamento di Pubblicità prevede lotti che abbiano estensione su un territorio che non è perimetrato: fa sapere che Roma Capitale ha avuto una riflessione al riguardo, collegandola al problema della rimozione dell’abusivismo: nel merito il Dipartimento è arrivato ad ipotizzare di perimetrare questi lotti, legati a delle competenze territoriali, dove poi la ditta vincitrice del lotto si sarebbe presa l’onere di rimuovere anche gli impianti pubblicitari abusivi.
Al Presidente Alemanni che l’ha interrotto per sapere come si sarebbero potuti definire in tal modo dei lotti economicamente fra di loro equivalenti, il Dott. Giattino ha risposto facendo sapere che questo è stato uno dei problemi, perché portava ad avere dei lotti territorialmente più piccoli o più grandi: gli ha replicato sempre il Presidente Alemanni affermando che sta comunque alla politica decidere alla fine al riguardo.
Il Presidente Alemanni ha voluto mettere in evidenza che c’è un po’ di disomogeneità di opinioni sulla equivalenza commerciale: ha continuato ad ignorare che il comma 1 bis dell’art. 7 del vigente Regolamento di Pubblicità stabilisce che “Il territorio capitolino viene suddiviso in massimo dieci lotti che ricomprendono impianti ricadenti proporzionalmente in tutti i Municipi, a garanzia di un’omogeneità economica complessiva.”
Anche il Dott. Giattino si è dichiarato d’accordo sul fatto che a strutturare i lotti spetta alla politica.
A questo punto il Presidente Alemanni ha invitato il consigliere Carpano a dare le sue riflessioni, disquisendo prima ancora sul valore economico che sarebbe cambiato dopo 10 anni, portando ad esempio il quartiere di Centocelle la cui edificazione sarebbe esplosa in questo frattempo, oltre che le maxiaffissioni e gli impianti a led, rimarcando di sentirsi al riguardo come il medico che continua a segnalare la malattia ma non riesce mai a trovare la cura.
Il cons. Carpano ha posto l’accento su come si fa a calcolare la variabilità dei valori sul P.R.I.P., magari con un aggiornamento annuale o semestrale: l’ha interrotto di nuovo il Presidente Alemanni per disquisire che gli impianti sono praticamente mobili o se non lo sono bisogna rivedere al canone collegato ad essi quanto meno ogni 2 anni, dal momento che la città si muove.
Il Presidente Alemanni ha tenuto ad indicare almeno un rotta: secondo lui si va nella direzione per la quale si prendono in considerazione i progetti di servizi collegati all’esposizione pubblicitaria.
Se prima si immaginava un megaservizio, sempre a suo giudizio sarebbe conveniente farsi dare dei servizi ma per quadranti della città, pensando a progetti più piccoli in ambiti territoriali più piccoli.
Il Presidente Alemanni ha quindi chiesto il consenso del cons. Carpano per convocare una prossima riunione della Commissione Commercio finalizzata a concordare una “proposta” che vada nella direzione dell’iniziativa privata.
Il cons. Carpano ha tenuto a mettere in evidenza come primo punto la necessità che il servizio di bike sharing abbia una omogeneità su tutto il territorio: l’ha interrotto nuovamente il Presidente Alemanni per contestargli che è oggettivo secondo lui che il servizio di bike sharing non possa essere comunque omogeneo su tutto il territorio.
Il Dott. Giattino ha alla fine precisato la disponibilità di Aequa Roma ad eventuali rimodulazioni, calcoli ed adeguamenti.
Il resoconto dell’audizione di ieri 2 maggio 2023 merita i seguenti appunti.
1. Il Presidente della IX Commissione Commercio, pur ammettendo a più riprese, di non essere esperto della materia, pretende però di dire la sua in ogni occasione, interrompendo spesso in modo maleducato l’intervento degli altri o riservandosi sempre di commentarlo alla fine in modo logorroico, per arrogarsi il diritto di imporre le sue “vedute” a tutti i membri della Commissione, il cui sistematico silenzio testimonia la loro “ignoranza” al riguardo (nel senso non offensivo che non conoscono affatto la materia).
2. Riguardo alla tesi più volte ribadita dal Presidente Alemanni secondo cui sarebbero trascorsi ormai 10 anni ed i valori economici si sarebbero trasformati in maniera incredibile, va fatto anzitutto presente che i Piani di Localizzazione sono stati approvati definitivamente dalla Giunta Capitolina il 13 novembre del 2017 e quindi 5 anni e mezzo fa.
Il 1° ed unico comma dell’art. 10 del vigente Regolamento di Pubblicità dispone che “le autorizzazioni all’esposizione di pubblicità con mezzi privati e le locazioni di impianti e altri beni comunali utilizzati per il medesimo fine hanno durata decennale”: ne deriva che i valori economici da dare a tutti gli impianti pubblicitari, di cui i Piani di Localizzazione individuano le rispettive posizioni, vanno calcolati all’atto della prima indizione dei bandi di gara e caso mai aggiornati al termine del primo decennio, in funzione della seconda indizione dei bandi gara.
Per stabilire i valori economici attuali degli impianti di cui i Piani di Localizzazione individuano le rispettive posizioni, la stessa Relazione definitiva ai Piani che risale ad ottobre del 2017 al paragrafo 4 (pag. 46) detta i criteri di installazione degli impianti pubblicitari, prescrivendo un aggiornamento dello stato di fatto, dando una tolleranza di 50 metri in caso di obbligo di spostamento.
Riguardo ai valori economici attuali, fin dal dicembre del 2021 VAS e Basta Cartelloni hanno indicato, senza averne avuto poi risposta di conferma, i procedimenti da espletare prima ancora dei bandi di gara, fra i quali c’è la verifica e conferma definitiva di tutte le ubicazioni previste dai Piani di Localizzazione, compreso quindi il loro rispettivo valore economico.
3. La definizione aggiornata del valore economico è indispensabile per la formazione dei lotti territoriali per circuiti di impianti (servizio di bike sharing, cultura e spettacolo, impianti SPQR, impianti di proprietà privata, impianti di servizio).
4. Riguardo alla affermazione del Presidente Alemanni secondo, cui sarebbe oggettivo che il servizio di bike sharing non possa essere comunque omogeneo su tutto il territorio, viene ignorato che le ciclostazioni legate all’utilizzo del bike sharing saranno individuate in tutto il territorio di Roma in corrispondenza di punti di maggior frequenza sconnessi dagli impianti pubblicitari con la cui esposizione si finanzia il servizio: ne deriva che le ciclostazioni in funzione soprattutto del lavoro dovranno essere necessariamente “omogenee” su tutto il territorio della Capitale.
5. Riguardo ai presunti 10 anni trascorsi, nel corso dei quali la Città si è espansa (come ad esempio a Centocelle) viene ignorato del tutto che il 4° comma dell’art. 19 del vigente Regolamento di Pubblicità consente che “il Piano di localizzazione per singole strade comunali correnti in territorio non urbanizzato, così come definito dall’articolo 20, comma 2, lett. E) [“inserimento di impianti per metri quadrati 24 ogni 100 metri lineari per ogni senso di marcia”], può essere presentato con intervento diretto da parte di privati.”.
Al riguardo il Comune ha già indetto un bando di gara.
6. Sia il Dott. Paciello da una parte che soprattutto il Presidente della Commissione Commercio Alemanni sembrano aver sposato il modello del partenariato pubblico-privato senza parlare minimamente di come esso possa essere attuabile con i Piani di Localizzazione, lasciando anzi capire di volerne o comunque poterne fare a meno, affidando però in tal caso all’iniziativa privata una impossibile (oltre che inaccettabile) pianificazione del territorio di Roma, fatta magari per quadranti.
Con nota congiunta del 18 febbraio 2023 VAS e Basta Cartelloni hanno chiesto all’Assessora Monica Lucarelli di voler confermare se ha l’intenzione di annullare i Piani di Localizzazione (e con essi anche il P.R.I.P.) per favorire esclusivamente l’iniziativa privata.
A tal riguardo le suddette associazioni hanno ribadito la validità sia del P.R.I.P. che dei Piani di Localizzazione degli impianti pubblicitari, attuabili anche con un modello di partenariato pubblico-privata secondo quanto di seguito specificato.
La gara qualitativa non sussiste laddove non vi sia uno specifico “interesse pubblico”, che non può essere relativo alla “qualità” degli impianti pubblicitari dei privati: in realtà le Direttive Comunitarie e le leggi nazionali attuative delle stesse, sono riferite a gare per le concessioni di “beni” e “servizi”, mentre nelle autorizzazioni pubblicitarie non esistono di per sé né “beni” messi in gara né “servizi”.
Diverso è invece se il Comune vuole richiedere la prestazione di un servizio, che oltre quelli citati da Paciello (bike sharing, il monopattino, le panchine, i giochi per bimbi nel giardino, l’attrezzatura sportiva, imbiancare una parete) può essere ad esempio un restauro, un intervento di manutenzione, l’istallazione e la manutenzione di pensiline per il trasporto urbano, di cartelli topografici, di bagni pubblici, di cestini porta rifiuti etc..
In tal caso il Comune svolge la gara sulla qualità della prestazione offerta dalle ditte: le autorizzazioni pubblicitarie poi concesse sono solo una diversa modalità di pagamento del prezzo, nel senso che il Comune offre in controprestazione, invece che somme di denaro, una certa quadratura pubblicitaria.
La gara si svolge sulla qualità del servizio (al rialzo) ed eventualmente, sulla quadratura richiesta (al ribasso), ma, lo si ripete, non ha ad oggetto le autorizzazioni pubblicitarie: per il caso in questione non ci può essere una quadratura al ribasso, dal momento che è già definita dai Piani di Localizzazione.
Ne deriva che si possono mettere a gara per lotti tutte le posizioni individuate dai Piani di Localizzazioni su cui installare gli impianti pubblicitari da assegnare in gestione decennale a chi di aggiudica i diversi lotti, assicurando in cambio il “servizio” offerto tra quelli scelti dal Comune e non certo dal privato.
7. Con la ripetuta proposta di “servizi” per quadranti il Presidente della Commissione Commercio Alemanni sta di fatto continuando ad impedire strumentalmente l’attuazione dei Piani di Localizzazione, rifiutandosi di concedere a VAS e Basta Cartelloni una apposta audizione a tal riguardo e di rispondere almeno alla nota congiunta trasmessa il 18 febbraio 2023.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Vedi https://streaming.comune.roma.it/portal/watch/commission/3deb58cf-3549-454c-b872-bb39721b77ca