Il Coordinamento del Regolamento del Verde, di cui hanno fatto parte anche VAS e l’associazione per Villa Pamphilj, si è venuto a formare all’atto della redazione sia del testo originario che di quello definitivo del “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale”: il suo compito doveva considerarsi definitivamente compiuto con l’approvazione del Regolamento avvenuta con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 con il solo 38,8% dei voti e l’astensione di tutta l’opposizione.
Il Coordinamento ha inteso invece proseguire la sua attività tenendo all’oscuro sia VAS che l’associazione per Villa Pamphilj: si è dato l’indirizzo di posta elettronica coordregverde@gmail.com, comparso sulla pagina facebook “Coord Regolamento del Verde” creata subito dopo l’approvazione del Regolamento.
Nel post pubblicato il 5 luglio 2022 sulla suddetta pagina facebook è stato comunicato che fin dal mese di febbraio del 2022 il Coordinamento ha trasmesso all’Assessorato all’Ambiente una propria proposta di Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano”, che l’Assessora Sabrina Alfonsi – non ritenendo di fare propria per farla adottare dalla Giunta Capitolina – ha trasmesso alla IV Commissione Ambiente con l’invito a farne oggetto di una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare.
Il Presidente della IV Commissione Ambiente, Gianmarco Palmieri, ha quindi convocato per il 26 ottobre 2022 una apposita audizione sulla proposta del Regolamento della Consulta, invitando a parteciparvi non solo i membri del Coordinamento, ma anche VAS e l’associazione per Villa Pamphilj che solo quel giorno sono venute a sapere della iniziativa del Coordinamento senza nemmeno avere una copia del testo della proposta.
Va rimarcato che il “nuovo” Coordinamento del Regolamento del Verde, che si è dotato di una propria pagina facebook dopo l’approvazione del Regolamento del Verde, ha il pieno diritto di continuare ad agire, ma sempre e soltanto come settore di nicchia rispetto ad una galassia di altrettante associazioni e Comitati di Quartiere altrettanto legittimati ad agire per il rispetto dei dettami del Regolamento del Verde.
VAS e l’associazione per Villa Pamphilj si sono sentite pertanto in dovere di elaborare una proposta alternativa di Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano”, di cui hanno motivato le ragioni nella seguente lettera di accompagno.
Al Presidente della IV Commissione Ambiente
Giammarco Palmieri
Al Presidente della Commissione Roma Capitale
Riccardo Corbucci
Ai membri della IV Commissione Ambiente
Ai membri della Commissione Roma Capitale
Oggetto – Proposta di Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano”
Le scriventi associazioni sono state invitate a partecipare alla audizione che le Commissioni congiunte Ambiente e Roma Capitale hanno voluto tenere il 26 ottobre 2022 sul seguente ordine del giorno: “Avvio discussione su applicazione nuovo Regolamento del Verde e redazione Regolamento della Consulta del Verde”.
Ma l’applicazione del nuovo Regolamento del Verde, a cui le scriventi associazioni erano e sono tuttora particolarmente interessate perché in più parti finora disattesa, è stata invece ristretta esclusivamente al Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano” e più precisamente alla proposta redatta dal Coordinamento per il Regolamento del Verde, che il Presidente Palmieri ha detto di voler utilizzare “come base di partenza per avviare poi il percorso diciamo più strutturato” relativo ad una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, sul presupposto errato che anche le scriventi associazioni avessero partecipato alla sua stesura e fossero comunque a conoscenza del suo contenuto, affermando al riguardo di averne trasmessa una copia a tutti.
La proposta presentata dal Coordinamento del Verde è stata giudicata dall’Assessora Sabrina Alfonsi come “frutto del grande lavoro dei comitati”, assegnando a questi ultimi il ruolo di “voce” esclusiva ma non riconosciuta di tutti i cittadini romani ed attribuendo conseguentemente ad essi un valenza “politica” di favore, dal momento che viene ad escludere in tal modo una moltitudine di associazioni (più che di “Comitati”) che sono anche riconosciute per legge come portatrici di interessi diffusi e che hanno quindi lo stesso diritto di portare il loro contributo per la migliore definizione del testo del Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano”.
Solo dopo la conclusione della audizione dello scorso 26 ottobre le scriventi associazioni hanno potuto prendere conoscenza della proposta del Coordinamento per il Regolamento del Verde dal post pubblicato il 5 luglio 2022 sulla suddetta pagina facebook su cui è stato dato il link del testo (https://drive.google.com/…/1qv-CDVzXNPODK0pbe2wA0kfpXyq…).
Da una attenta disamina dei suoi contenuti, messa a confronto anche con altri Regolamenti delle Consulte del Verde di altri Comuni (come Bologna, Torino, Genova e Parma), è scaturito un testo alternativo che si rimette in allegato, premettendo ad esso i chiarimenti in particolare riguardo alle differenze con il testo in fase di istruttoria da parte delle commissioni Ambiente e Roma Capitale.
Ai sensi dell’art. 10 della legge n. 241 del 7 agosto 1990 si porta il presente contributo che le SS. LL. in indirizzo hanno l’obbligo di valutare ove sia pertinente all’oggetto del procedimento: la proposta alternativa è stata redatta congiuntamente dalla associazione per Villa Pamphilj, dal Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) e dalla Sezione di Roma della associazione Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova.
Ringraziando per l’attenzione, si rimane in attesa di un cortese riscontro scritto.
Distinti saluti.
Per l’Associazione per Villa Pamphilj
La Presidente
Adriana Angelini
Per l’associazione Verdi Ambiente e Società (VAS)
Il responsabile del Circolo Territoriale di Roma
Rodolfo Bosi
Roma, 9 novembre 2022
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1. Il 3° comma dell’art. 4 del Regolamento del Verde dispone che deve essere l’Assemblea Capitolina a costituire la “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano” con propria apposita deliberazione, che non può non definire anche la sua composizione: il testo del Regolamento del Verde non parla anche di “Regolamento della Consulta”, a cui non spetta comunque di definirne la composizione, come fa invece il testo redatto dal Coordinamento del Regolamento del Verde (art. 3), che si è arrogato anche il diritto di decidere chi e quanti debbano far parte della Consulta.
2. Da un punto di vista giuridico si pone quindi il problema sul piano procedurale se il “Regolamento della Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano” prevarichi il suo atto costitutivo e debba essere approvato dall’Assemblea Capitolina prima della delibera della vera e propria costituzione di questo organo consultivo: dal momento che non lo può fare, c’è da interrogarsi su quale debba essere il ruolo da attribuire ad un “Regolamento” approvato prima.
3. Il testo alternativo che si propone assegna al “Regolamento della Consulta Verde e del Paesaggio Urbano” i criteri e le “regole” sul procedimento che deve portare poi alla approvazione della deliberazione con cui l’Assemblea Capitolina costituisce a tutti gli effetti la “Consulta” definendone in modo puntuale la composizione.
4. Il procedimento indicato in questo testo alternativo prevede la pubblicazione a monte di un Avviso Pubblico che inviti secondo precisi criteri, forme e modalità gli ordini ed i collegi professionali, nonché le associazioni ed i comitati a presentare richieste di iscrizione alla “Consulta”: in base ai criteri dettati nell’Avviso ad ognuna delle richieste presentate viene dato un apposito punteggio, che comporta la redazione di un elenco sulla base del quale l’Assemblea Capitolina decide chi e quanti siano i membri che debbano far parte della “Consulta del Verde e del Paesaggio urbano” (e non quindi i 40 componenti al massimo previsti nel testo del Coordinamento del Verde)
5. Il testo proposto dal Coordinamento del Verde prevede (al comma 2 dell’art. 3) un massimo di 40 membri della Consulta, con diritto di voto, indicando le quantità di ognuna delle categorie, ad eccezione della categoria relativa agli ordini ed ai collegi professionali, che per differenza verrebbe ad essere rappresentata da 4 soggetti.
6. Il testo proposto dal Coordinamento del Verde prevede (al comma 3 dell’art. 3) che a fare richiesta di iscrizione alla Consulta del Verde debbano essere soltanto le associazioni ed i comitati e non anche gli ordini ed i collegi professionali, mentre il successivo comma 7 stabilisce che sono membri della Consulta con diritto di voto solo i rappresentanti di associazioni e non anche dei comitati.
7. Il testo proposto dal Coordinamento del Verde prevede (al comma 2 dell’art. 7) che il Direttivo sia composto dal Presidente della Consulta, dal Vice Presidente e da altri 5 membri, ma poi stabilisce (al comma 4 dell’art. 8) che l’Assemblea elegge 5 membri del Direttivo (e non i 7 che lo dovrebbero costituire), precisando (ai commi 6 e 7 dell’art. 8) che ad eleggere sia il Presidente che il Vice Presidente della Consulta del Verde debba essere il Direttivo: ciò comporta che i soli 5 membri eletti dall’Assemblea della Consulta del Verde eleggono poi Presidente e Vice Presidente al loro interno, per cui la composizione del Direttivo rimarrebbe in modo contraddittorio sempre di 5 membri e non di 7. Per superare ogni eventuale equivoco, la proposta alternativa prevede che sia l’Assemblea della “Consulta” ad eleggere non solo i 7 membri del Consiglio Direttivo, ma anche Presidente e Vice Presidente che ne debbono far parte.
8. La proposta del Coordinamento del Regolamento del Verde prevede (alla lettera b) del 3° comma dell’art. 6)il rilascio preventivo del parere consultivo ma obbligatorio della Consulta su atti ufficiali entro 15 giorni dalla data del ricevimento della richiesta.
La prassi a tal riguardo, seguita per l’espressione dei pareri consultivi ma obbligatori dei Consigli Municipali è invece di 30 giorni, ridotti a 20 in caso di urgenza.
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REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VERDE E DEL PAESAGGIO URBANO