Su segnalazioni accorate di cittadini, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (17 marzo 2020) una specifica istanza al Ministero dell’ambiente, al Comune di Grosseto e ai Carabinieri Forestale (informata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto) per fermare il taglio di 52 esemplari di Pinus lungo la Via Mascagni, a Grosseto, avviato lo scorso 16 marzo.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Grosseto, sarebbe quello di risolvere così i problemi sul manto stradale determinati dall’apparato radicale dei Pini, pur sussistendo tecniche disponibili per salvaguardare la sistemazione viaria e l’alberatura.
Non solo: nel periodo primaverile ed estivo sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,).
Tali divieti sono ripresi dall’art. 79, comma 2°, della legge regionale Toscana n. 30/2015 e s.m.i.
Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.
Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, pur ben consapevole della nidificazione in corso, dispone con ordinanza n. 47 del 6 marzo 2020 l’avvio dei lavori di taglio dell’alberata di Via Mascagni per pretesi motivi di sicurezza stradale, curiosamente non pensando all’imposizione di limiti di velocità contenuti (es. 30 km/h) che potrebbero ridurre ogni pericolo.
E così s’aggirerebbe disinvoltamente la normativa di salvaguardia ambientale con risvolti penali?
Stop, quindi, al taglio dei Pini e si valutino tecniche di manutenzione e mantenimento stradale con la salvaguardia della rigogliosa alberatura esistente.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(Articolo pubblicato con questo titolo il 18 marzo 2020 sul sito online del Gruppo d’Intervento Giuridico)