Nuovo parcheggio della stazione elettrica Terna di Sorrento, il Consiglio di Stato respinge il ricorso degli ambientalisti di Vas.
I giudici di Palazzo Spada reputano l’istanza dei Verdi «irricevibile ed inammissibile».
In particolare, era stata impugnata la delibera di consiglio comunale con cui era stata approvata la convenzione per la realizzazione della nuova stazione per l’interconnessione con Capri e Lettere.
Con quell’atto, l’amministrazione di Sorrento diede il proprio benestare agli interventi di Terna, tra cui la costruzione di un parcheggio in via San Renato, nelle immediate vicinanze del cimitero cittadino.
I Verdi ambiente e società avanzano perplessità innanzitutto sul rispetto dei vincoli urbanistici.
Secondo i Vas, l’area interessata ricade in zona territoriale 4 del Put che comprende aree agricole e insediamenti di interesse ambientale.
Parliamo di una superficie che, a detta degli ambientalisti, il Puc di Sorrento qualifica come zona B, «da considerare satura ai fini residenziali».
Ed è qui che si innesca la contestazione principale degli ambientalisti secondo i quali non è possibile costruire un parcheggio.
Oltre a ciò, i Vas sostengono che la convenzione approvata in consiglio è sprovvista dei titoli abilitativi sia dal punto di vista edilizio sia dal punto di vista paesistico.
«Il parcheggio è un intervento di nuova costruzione che richiede permesso di costruire, non essendo una semplice pertinenza abitativa che non risulta essere stato rilasciato», la tesi dei Vas che aggiungono pure la presunta violazione del vincolo cimiteriale in virtù del quale non si può edificare nulla nel raggio di 200 metri dal perimetro dell’impianto cimiteriale.
Terna e il Comune si sono costituiti in giudizio.
La società ha spiegato che «la convenzione si limita a prevedere opere compensative finanziate da Terna al Comune che dovranno essere realizzate seguendo l’iter procedimentale previsto per la realizzazione di qualsiasi manufatto edilizio».
Il Comune di Sorrento ha aggiunto l’inammissibilità dell’istanza per carenza di interesse «poiché l’opera contestata sarà nel caso realizzata solo successivamente al completamento dei lavori di realizzazione della stazione elettrica».
Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso chiarendo che «non il futuro parcheggio la cui costruzione allo stato è solo possibile, ma l’elettrodotto determinano il danno ambientale censurato – si legge – I motivi del ricorso sono tutti incentrati, invece, sull’illegittimità edilizia del parcheggio con valutazioni che potranno essere fatte quando l’opera da potenziale diventerà reale».
(Articolo di Salvatore Dare, pubblicato con questo titolo il 6 luglio 2021 sul sito online “Positano News”)
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Vedi http://www.vasroma.it/terna-sotto-mira-per-i-lavori-a-sorrento-ricorso-al-tar-ed-esposto-dei-vas/
Sentenza del TAR del Lazio n. 6010 del 24 maggio 2021