Approvato il nuovo piano regolatore: entrerà in vigore tra due mesi.
LA DELIBERA
Impianti pubblicitari più che dimezzati – da 137 mila a 62 mila quadrati di superficie complessiva – con due mesi di tempo per completare i piani dettagliati di localizzazione dei cartelloni, che saranno divisi in diversi circuiti.
La giunta capitolina ha approvato ieri il nuovo piano regolatore degli impianti pubblicitari (Prip), su proposta dell’assessore alle attività produttive Adriano Meloni.
Il provvedimento di Palazzo Senatorio completa un lungo lavoro già ben avviato nella passata consiliatura, dall’ex assessore Marta Leonori, e portato a termine da Meloni.
«Il Prip porta a una sensibile riduzione del plateau degli impianti, con conseguenti migliorie sia dal punto di vista del decoro che da quello della sicurezza», aveva spiegato l’assessore alla commissione commercio.
Ci saranno da sei a dieci diversi circuiti utilizzabili, con impianti sia in centro che in periferia, ma su i cartelloni nelle aree più centrali ci saranno vincoli molto rigidi.
LE BICI
Tra questi circuiti c’è anche quello che prevede 8 mila metri quadrati di impianti pubblicitari da concedere in cambio della realizzazione di un servizio di bike sharing, che sarà dunque a carico del concessionario e a costo zero per l’amministrazione.
Secondo Meloni, «da un primo studio emerge che per realizzare le prime 80 ciclostazioni previste servirebbe un investimento di 2,5 milioni di euro: Dobbiamo capire se questi 8 mila metri quadrati sono quelli più prestigiosi, quanto valgono, quanto vale l’investimento iniziale e quello per la manutenzione annuale delle ciclostazioni».
Oltre alla superficie totale, diminuirà in maniera ancora più netta il numero dei cartelloni nelle strade della Capitale.
Il piano della Leonori prevedeva il taglio degli impianti da circa 43 mila a 14.391.
La nuova delibera dovrebbe mantenere gli impegni presi dall’amministrazione comunale nel 2014.
(Articolo di Fabio Rossi pubblicato con questo titolo il 19 novembre 2016 su “Il Messaggero”)
N.B. – La notizia anticipata dal quotidiano “Il Messaggero” risponde al vero solo sulla data del 18 novembre scorso in cui la Giunta Capitolina non ha però approvato il “nuovo piano regolatore degli impianti pubblicitari (Prip)” (peraltro approvato dalla Assemblea Capitolina con Delioberazione n. 49 del 30 luglio 2014), né men che mai lo strumento di attuazione del PRIP costituito dai 15 Piani di Localizzazione di cui è stata adottata la “proposta” redatta dalla S.p.A. “Aequa Roma” con Deliberazione n. 325 del 13 ottobre 2015.
Su ognuno dei 15 Piani di localizzazione sono stati tenuti 15 incontri pubblici nel corso dei quali sono state presentate osservazioni da parte di cittadini, comitati, associazioni e ditte pubblicitarie: il procedimento si è poi interrotto con la scadenza del Commissariamento di Roma e le successive elezioni comunali, determinando il superamento della scadenza dei 60 giorni prescritti dal penultimo comma dell’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP che dispone che «entro sessanta giorni successivi alla scadenza del termine stabilito per la presentazione delle osservazioni, la Giunta Capitolina approva il Piano di localizzazione deducendo sulle osservazioni presentate».
Una nota del Dipartimento che al riguardo ha comunicato il seguente messaggio: «Il termine per la presentazione delle osservazioni da parte dei Municipi, imprese e associazioni era fissato al 23 luglio 2016. Entro i successivi 60 giorni i piani avrebbero dovuti essere approvati dalla Giunta, sentito il parere dei Municipi. [come prescrive l’ultimo periodo del 2° comma dell’art. 19 del nuovo Regolamento di Pubblicità, ndr.]
Tenuto conto delle consultazioni elettorali in corso e dei successivi tempi di insediamento della Organi Politici del Campidoglio e dei Municipi non è stato possibile concludere il processo di approvazione dei Piani entro il termine di cui sopra.
Al fine quindi di rifissare il termine dal quale far decorrere il termine dei 60 giorni previsto dal su menzionato art. 32, comma 7 del PRIP, il Dipartimento, sentita l’Avvocatura Capitolina, ha valutato di far approvare dall’AC (organo competente a modificare il PRIP) la decorrenza del termine ancorandolo all’esecutività dell’approvanda delibera.
Una volta rifissato il termine può riprendere l’iter di approvazione dei Piani di Localizzazioni di seguito indicato:
– Approvazione della prima stesura della deliberazione contenente le controdeduzioni alle osservazioni della cittadinanza da parte della Giunta Capitolina;
– Il provvedimento verrà inviato ai Municipi per il rilascio del parere di competenza ex art. 6 del Regolamento sul decentramento (Del. di CC. N. 10 del 99);
– Valutazione dei pareri del Municipi e predisposizione proposta definitiva per la Giunta Capitolina per approvazione dei Piani di Localizzazione.»
In ottemperanza alla suddetta nota il provvedimento che la Giunta Capitolina ha approvato il 18 novembre scorso è stata la decisione di rimettere all’Assemblea Capitolina il compito di modificare il testo del penultimo comma dell’art. 32 in modo di ancorare la decorrenza dei 60 giorni dalla data di approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate ai 15 Piani di Localizzazione.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi