L’ex Assessore al Commercio Marta Leonori ha pubblicato ieri sulla sua pagina facebook il seguente post.
Leggo da un post di Virginia Raggi che, due anni dopo dall’approvazione in Giunta dei Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari, l’attuale Giunta li ha – finalmente! – ratificati.
Certamente un passo avanti, seppur tardivo, sul tema dei cartelloni pubblicitari, che si accompagna però con una comunicazione a dir poco ingannevole.
Visto che in Campidoglio abbiamo fatto un grande lavoro che Roma attendeva da venti (20!!!) anni, provo a rimettere in fila gli avvenimenti.
A conferma di quanto è effettivamente avvenuto e di chi ci ha lavorato.
1. Dicembre 2013: annullata la sanatoria di 5.000 cartelloni fatta da Alemanno
2. Aprile 2014: approvazione in Giunta del PRIP, Piano regolatore degli impianti pubblicitari
3. Luglio 2014: approvazione definitiva in Consiglio del PRIP e del nuovo regolamento
4. Marzo 2015: definizione dei piani di localizzazione e a seguire conferenza di servizi con tutte le Sovrintendenze
5. Ottobre 2015: approvazione in Giunta dei piani di localizzazione.
Nel PRIP e nel nuovo regolamento erano contenute tutte le innovazioni che trovate ben sintetizzate nelle infografiche qui sotto, tra cui il divieto di messaggi sessisti, razzisti, lesivi della dignità della persona e dei messaggi che incitano al gioco.
I numeri sono quelli che oggi vengono annunciati come una grande conquista.
Si stabilisce che gli impianti siano localizzati, con chip e che vengano messi a gara.
La mobilitazione di cittadini e associazioni (come testimoniano le magliette “Roma vuole il PRIP della Leonori” indossate da partecipanti all’Assemblea capitolina a luglio 2014 che hanno manifestato, insieme a Magi, a consiglieri di maggioranza e anche ai consiglieri grillini) ha contribuito molto ad approvare il provvedimento!
Tutti i Municipi sono stati coinvolti e hanno dato il loro fondamentale apporto.
Quindi, di cosa si parla?
Qui di seguito riporto il comunicato ancora disponibile sul sito del Comune alla pagina: http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page… che contiene, oltre ai link alle delibere, anche le slide “AFFISSIONI E PUBBLICITÀ Due anni di lavoro e un “manifesto” per Roma” (http://www.comune.roma.it/…/piano_impianti_pubblicitari_ott…) che sintetizzano tutto il lavoro fatto.
Un manifesto presentato alla Casa della città il 21 ottobre 2015 (!) in un incontro con i Municipi, le associazioni e i cittadini (quelle stesse che alcuni mesi fa hanno denunciato la lentezza del percorso sotto questa Amministrazione).
Quindi di cosa parla Virginia Raggi?
Cosa ha approvato la Giunta?
Ha approvato in via definitiva i piani già pronti da ottobre 2015 e su cui il Prefetto Tronca aveva fatto (con una certa lentezza) il percorso partecipativo!
Una tappa importante, certo, ma da qui a rivendicare tutto il lavoro come una conquista della sua amministrazione…
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Questo il post della Sindaca Virginia Raggi.
Finalmente ridurremo il numero di quegli odiosi cartelloni pubblicitari che ormai tappezzano le nostre città.
A Roma dimezziamo il numero dei cartelloni pubblicitari e ora ci sarà più decoro nella nostra città.
Dopo decenni di assenza di regole abbiamo approvato il piano esecutivo del Prip, ovvero il Piano regolatore degli impianti pubblicitari.
Vi do un po’ di numeri: avremo 15mila impianti pubblicitari al posto dei 28mila che invadevano la città, per una superficie espositiva totale che passa dai 166mila metri quadrati ai 61mila attuali.
Una conquista importante per Roma, finora invasa da tabelloni che deturpavano strade, parchi e monumenti, e un passo in avanti per la sicurezza di automobilisti e pedoni, la cui incolumità è stata spesso messa a repentaglio da cartelloni irregolari che limitavano la visibilità agli incroci e su strade di grande viabilità.
Una vittoria, soprattutto, in fatto di legalità.
A beneficarne saranno soprattutto le imprese, che avranno ora regole certe da seguire a tutela di una concorrenza onesta e normata.
Ogni cartellone avrà infatti una carta d’identità che ne individua tutte le caratteristiche, e una banca dati dedicata.
Uno strumento efficace contro ogni forma di abusivismo.
Attenzione particolare anche ai messaggi veicolati.
Non più immagini violente né sessiste che strumentalizzano il corpo della donna, in nome di una sensibilità da riaffermare e promuovere con ogni mezzo, anche quello pubblicitario.
Su questo fronte, non abbassiamo la guardia.
A questo risultato epocale, hanno contribuito in maniera determinante i Municipi, attori di un percorso partecipato cui hanno preso parte anche cittadini e Associazioni.
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Corriere della Sera 17.11.2017
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