Gli impianti pubblicitari possono essere installati non solo su proprietà pubblica, ma anche su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale: oltre alla foto di copertina, si registrano le seguenti possibili casistiche.
Affissione su terrazzo
Affissione su parete cieca
Con deliberazione n. 348 del 30 dicembre 2020 la Giunta Capitolina ha approvato le “Norme tecniche per l’installazione degli impianti e la collocazione dei mezzi pubblicitari”, poi modificate con deliberazione n. 123 del 28 maggio 2021, che prevedono anche impianti a led e tecnologicamente avanzati.
Deliberazione Giunta Capitolina n. 123 del 28 maggio 2021
Gli ultimi 2 commi dell’art. 18 delle Norme Tecniche dispongono testualmente quanto di seguito riportato.
La suddetta disciplina è stata emanata a ben 15 anni di distanza rispetto a quando avrebbe dovuto entrare in vigore: in precedenza, con riferimento agli impianti pubblicitari su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale sono stati emanati i seguenti provvedimenti.
Sotto il 2° mandato del sindaco Walter Veltroni (2006-2008) con deliberazione n. 100 del 12 aprile 2006 il Consiglio Comunale ha approvato il “Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni”.
Regolamento VeltroniIl 2° comma dell’art. 6 ha disposto che “la superficie espositiva dei mezzi pubblicitari che siano visibili da vie o piazze o altri luoghi pubblici ed insistano su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale, sulle edicole delle rivendite di giornali e sui banchi fissi di commercio è determinata in una misura pari al 20 per cento della superficie di cui al precedente comma 1 [superficie espositiva complessiva massima dei mezzi pubblicitari, ndr.]; del suddetto 20 per cento, la metà è riservata alle edicole e ai banchi fissi di commercio ed agli impianti che siano collocati all’interno ovvero sul perimetro anche esterno dei mercati rionali, previa apposita convenzione con il Comune, che ne determina i casi e le modalità tecniche.
È altresì determinata da apposita convenzione con il Comune, che ne determina le quantità e le modalità tecniche, l’esposizione pubblicitaria sulle paline e pensiline del servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano, sui contenitori dei rifiuti solidi urbani, sulle cabine di trasformazione elettrica e all’interno delle stazioni della metropolitana.”
Il 1° comma del successivo art. 8 ha stabilito che “al fine del rilascio delle autorizzazioni all’esposizione pubblicitaria con mezzi e su beni privati ovvero non di proprietà comunale, la domanda è presentata al competente ufficio dell’Amministrazione comunale centrale.
Le domande sono esaminate nell’ordine cronologico di presentazione.”
Il seguente 2° comma precisa che “l’autorizzazione di cui al precedente comma 1 è negata o rilasciata entro e non oltre 90 giorni dalla ricezione della domanda. Decade di diritto qualora l’esposizione non avvenga entro 30 giorni dal rilascio ovvero in caso di mancato pagamento del canone per due rate, anche non consecutive.”
Il successivo 4° comma sempre dell’art. 8 ha disposto che “l’autorizzazione è rilasciata solo ove la richiesta risulti inoltre conforme al Piano di localizzazione. Alla presente fattispecie non si applica l’istituto del silenzio assenso di cui all’art.20 della L. 241/90 e s.m.i.“.
L’art. 10 ha disciplinato la durata delle autorizzazioni nel seguente modo: “… le autorizzazioni all’esposizione di pubblicità con mezzi privati e le locazioni di impianti e altri mezzi comunali al medesimo fine hanno durata pari a cinque anni rinnovabili per una sola volta per altri cinque anni; in ogni caso, non vi è obbligo, da parte del Comune, di disdetta o altra formalità alla scadenza del secondo quinquennio ed è esclusa ogni facoltà di proroga.”
All’epoca del sindaco Gianni Alemanno (2008-2013) con deliberazione n. 37 del 30 marzo 2009 il Consiglio Comunale ha approvato le “Modifiche ed integrazioni alla deliberazione consiliare n. 100 del 12 aprile 2006 riguardante il Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni”, lasciando inalterato il testo di tutti i suddetti commi dei diversi articoli, integrando solo il testo finale del 1° periodo del 1° comma dell’art. 8 nel modo seguente: “PREVIA PUBBLICAZIONE DI APPOSITO AVVISO CONTENENTE LE QUANTITÀ DELLE SUPERFICI AUTORIZZABILI ED EVENTUALI PRESCRIZIONI.”
È stato altresì eliminato il testo del 2° periodo del 2° comma dell’art. 8 per essere sostituito con il seguente: “Non trova applicazione l’istituto del silenzio assenso.”
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 30 marzo 2009
All’epoca del sindaco Ignazio Marino (12 giugno 2013-31 ottobre 2015) con deliberazione n. 50 del 30 luglio 2014 l’Assemblea Capitolina ha approvato le modifiche ed integrazione del Regolamento di Pubblicità del Sindaco Alemanno, mantenendo però con lo stesso testo tutti i suddetti commi, ad eccezione dell’art. 10 che ha assunto il seguente testo: “… le autorizzazioni all’esposizione di pubblicità con mezzi privati e le locazioni di impianti e di altri beni comunali utilizzati per lo stesso fine hanno durata decennale”.
Con l’attuale Sindaca Virginia Raggi (dal22 giugno 2016) con deliberazione n. 141 del 15 dicembre 2020 l’Assemblea Capitolina ha dovuto modificare nuovamente e ripubblicare il Regolamento di Pubblicità per adeguarlo alla intervenuta legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (Legge di Bilancio 2020).
Deliberazione Assemblea Capitolina n. 141-2020
Lo stato dell’impiantistica su tutto il territorio, comprese le aree private, ad ottobre del 2017 consisteva in 27.911 impianti pubblicitari per una superficie espositiva complessiva di 166.103 mq.: su suolo pubblico sono stati registrati 19.345 impianti pubblicitari per 119.514 mq. di superficie espositiva, per cui la superficie espositiva relativa agli impianti pubblicitari su proprietà privata ammontava ad 8.566 impianti per una superficie espositiva complessiva di 46.589 mq..
Con riguardo sempre allo stato dell’impiantistica su tutto il territorio, c’è da far presente che la maggior parte degli 8.566 impianti pubblicitari istallati su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale risulta registrata nella Nuova Banca Dati (N.B.D.) istituita dal Comune nel 2009.
Il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.), così come approvato dall’Assemblea capitolina con deliberazione n. 49 del 30 luglio 2014, prevede una superficie espositiva complessiva che da 166.103 mq. è scesa a 138.000 mq., di cui 110.400 su suolo pubblico ed i rimanenti 27.600 mq. (20% del totale di 138.000 mq.) su proprietà privata.
Per quanto riguarda gli impianti su proprietà privata, secondo il paragrafo 3.1 (pag. 16) della Relazione ai Piani di Localizzazione dei Mezzi e degli Impianti Pubblicitari (PiaLMIP) “gli impianti per i quali la collocazione è subordinata a successivi approfondimenti non rientranti nei compiti dei PiaLMIP e per i quali vanno in questa sede definite le superfici massime istallabili, rinviando ad ulteriori progetti, ovvero:
– impianti su beni privati (10%) = 13.800 mq.
– impianti nei mercati rionali (10%) = 13.800 mq.
_________________________________________________
Superficie totale = 27.600 mq.“
I Piani di Localizzazione dei Mezzi e degli Impianti Pubblicitari (PiaLMIP), così come definitivamente approvati dalla Giunta Capitolina con deliberazione n. 243 del 13 novembre 2017, hanno pianificato i 110.400 mq. su suolo pubblico del P.R.I.P., con esclusione quindi dei beni privati, riducendoli definitivamente a 61.349,64 mq. su cui installare 15.010 impianti in tutto.
Deliberazione Giunta Capitolina n. 243 del 13 novembre 2017
La clausola dettata dal 4° comma dell’art. 8 del vigente Regolamento di Pubblicità, secondo cui “l’autorizzazione è rilasciata solo ove la richiesta risulti inoltre conforme al Piano di localizzazione” dovrebbe essere intesa nel senso che i 15 Piani di Localizzazione stabiliscono le quantità di superficie espositiva da riservare per una quota del 20% di quella complessiva relativa agli impianti pubblicitari da installare in ogni Municipio su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale.
Con un’Ordinanza del 16 gennaio 2021 la sindaca Virginia Raggi ha nominato Andrea Coia Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro.
Con Determinazione prot. n. QH/44223/2021 del 22 giugno 2021 il Responsabile della Direzione Sportelli Unici, U.O. Affissioni e Pubblicità, dott. Tonino Egiddi, ha approvato l’avviso pubblico concernente l’assegnazione di spazi pubblicitari su aree private o di proprietà non comunale da utilizzare con mezzi privati, in attuazione del testo finale del 1° periodo del 1° comma dell’art. 8 del vigente Regolamento di Pubblicità che prescrive la “previa pubblicazione di apposito avviso contenente le quantità delle superfici autorizzabili ed eventuali prescrizioni“.
La suddetta Determinazione Dirigenziale fa infatti sapere :
“che con prot. QH.21076/2021 è stata adottata la direttiva per l’avvio dei bandi per i piani di localizzazione degli impianti pubblicitari;
che con prot. QH. 28421/2021 è stato chiesto ad Aequa Roma spa, il calcolo della superficie espositiva ricadente su area privata, suddivisa per Municipi;
che con prot. QH.31802/2021 la società Aequa Roma spa, ha trasmesso il file contenente il ricalcolo della superficie espositiva degli impianti ricadenti su area privata inseriti in NBD, elaborato per singolo Municipio e il confronto delle superfici del singolo Municipio con il limite massimo previsto dai PIALMIP;”.
Con la Determinazione “sono stati altresì predisposti il fac-simile di domanda di installazione impianti pubblicitari ai sensi dell’art. 8 della Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 141/2020 (Allegato 1), il fac-simile di domanda di installazione impianti pubblicitaria LED (Allegato 2), il fac-simile di domanda di conferma di installazione di impianti pubblicitari già inseriti nella Nuova Banca Dati (Allegato 3), tutti allegati parte integrante alla presente determinazione”.
Allegato_1_fac-simile_domanda_installazione_impianti_pubblicitari_ex-art8_DAC141_2020 (2)
Allegato_2_fac-simile_domanda_installazione_impianti_pubblicitari_LED (1)
Allegato_3_fac-simile_domanda_installazione_impianti_pubblicitari_inseriti_NuovaBancaDati (1)
In data 2 agosto 2021 è stata pubblicata all’Albo Pretorio online di Roma Capitale sia la Determinazione Dirigenziale – rep. QH/385 del 22/07/2021 prot. QH/52083 del 22/07/2021 che l’avviso pubblico con i rispettivi allegati.
All’art. 2 dell’Avviso viene data la seguente disposizione.
All’art. 4 dell’Avviso, relativo alla “SUPERFICIE AUTORIZZABILE – LIMITE OGGETTIVO”, viene indicata la seguente superficie massima autorizzabile per ogni Municipio.
L’Avviso non riporta la superficie espositiva complessiva, che è pari a 15.334,64 mq..
Tale superficie di 15.334,64 mq. dovrebbe corrispondere al solo 10% della superficie espositiva di tutto il territorio del Comune di Roma, che però il P.R.I.P. ha quantificato in misura inferiore pari a 13.800 mq.: se si considera poi che in sede di approvazione definitiva dei Piani di Localizzazione la superficie espositiva complessiva del P.R.I.P. su area pubblica, di iniziali 166.103 mq., è stata ridotta del 17% circa, abbassando la superficie a 110.400 mq., allora in modo proporzionale deve essere stata ridotta del 17% anche la superficie di 28.600 mq. riservata agli impianti da istallare su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale.
In tal caso la superficie di 27.600 mq. si riduce di 4.862 mq. e diventa di 22.768 mq.: il 10% da riservare agli impianti su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale diventerebbe così di 11.384 mq..
I 15.334,64 MQ. STIMATI DA “AEQUA ROMA” APPAIONO PERTANTO IN DIFETTO PER ECCESSO ANCHE CON I 13.800 MQ. CALCOLATI DAL P.R.I.P..
I 15.334,64 MQ., SE AGGIUNTI AI 61.349,64 MQ. DI SUOLO PUBBLICO, PORTANO IL TOTALE DELLA SUPERFICIE ESPOSITIVA A 76.684,28 MQ..
Secondo l’art. 6 dell’Avviso, relativo ai “SOGGETTI PARTECIPANTI E REQUISITI DI PARTECIPAZIONE”, vengono dettati 6 requisiti, secondo l’ultimo dei quali v a dichiarato di “Non aver installato in aree pubbliche, private o di proprietà non comunale impianti abusivi visibili dalla pubblica via.
Per impianti abusivi s’intendono impianti non censiti nella Nuova Banca Dati oppure cessati ai sensi della Deliberazione Giunta Capitolina n. 425/13 [relativa ai cosiddetti “impianti senza scheda”, ndr.] e non rimossi spontaneamente”.
Fra le clausole di esclusione dalla partecipazione al bando non è stata ricompresa l’eventuale installazione di “impianti senza scheda” al di fuori della cosiddetta “procedura del riordino”: sono molte le ditte pubblicitarie che, pur avendo partecipato alla “procedura di riordino”, hanno poi installato impianti senza l’autorizzazione preventiva ed obbligatoria del Comune.
Il bando infatti non tiene conto del tutto dei 9 criteri di partecipazione dettati dalla deliberazione della Giunta Capitolina n. 343 del 23 ottobre 2015.
Deliberazione della Giunta Capitolina n. 343 del 23 ottobre 2015
Secondo l’art. 7 dell’Avviso “le domande, una per ogni impianto, verranno esaminate in ordine cronologico di arrivo sulla base della data e dell’ora di ricezione della pec. ai sensi dell’art. 8 comma 1 della Deliberazione Assemblea Capitolina n.141/2021”.
Secondo l’art. 5 dell’Avviso, relativo al “LIMITE SOGGETTIVO ALL’AUTORIZZAZIONE”, “al fine di assicurare parità di condizioni di accesso ed assicurare la libera concorrenza, non è ammesso il rilascio di nuove autorizzazioni in numero superiore a 5 (cinque) per impresa e, comunque, per massimo 500 mq. complessivi”.
Se i 500 mq. complessivi si rapportano con i 15.334,64 mq. stimati da “Aequa Roma” allora si ricava che ad aggiudicarsi il bando non possono essere più di 30 ditte pubblicitarie cui autorizzare in tutto 150 impianti pubblicitari: il combinato disposto dell’art. 5 con l’art. 7, in considerazione del bando emanato sotto l’estate e per di più in prospettiva delle prossime elezioni comunali, legittima il sospetto che possano essere state portate anzitempo a conoscenza del bando le 30 ditte pubblicitarie che verranno autorizzate per 10 anni ad istallare propri impianti su beni di proprietà privata o di proprietà pubblica non comunale.
L’art. 8 dell’Avviso detta la seguente disposizione:
L’art. 9 dell’Avviso detta a sua volta la seguente disposizione:
Riguardo al “mantenimento dell’autorizzazione nel rispetto della disciplina vigente”, si fa presente quanto dispone il 9° comma dell’art. 34 del vigente Regolamento di Pubblicità: “Gli impianti riconducibili alla procedura di riordino, già riconosciuti come validi nella Nuova Banca Dati, permangono sul territorio, nel rispetto del presente Regolamento fino al 31 dicembre 2014, senza possibilità di rinnovo o rilascio di nuove autorizzazioni, e comunque non oltre l’esito delle procedure di gara conseguenti alla redazione dei piani di localizzazione.
Non si procede al rilascio dei singoli atti autorizzatori relativamente agli impianti predetti.”
Ne deriva che non sono rinnovabili le autorizzazioni degli impianti riconosciuti come validi nella Nuova Banca Dati che sono tutte scadute il 31 dicembre 2014.
Se da un lato di parla di “mantenimento dell’autorizzazione nel rispetto della disciplina vigente”, non appare chiaro se – in base alla cronologia delle domande che verranno presentate – vale sempre e comunque il mantenimento delle “domande istruite positivamente ma non autorizzabili per incapienze degli spazi disponibili nel Municipio di riferimento”.
In tal caso apparirebbe del tutto contradditorio mantenere delle autorizzazioni che sono scadute il 31 dicembre 2014 e che erano comunque quinquennali, quando invece – in base all’art. 2 dell’Avviso – verranno rilasciate 150 autorizzazioni di durata decennali: una contraddizione del genere causerà dei sicuri contenziosi da parte in particolare delle ditte pubblicitarie titolari di impianti riconosciuti come validi nella Nuova Banca Dati che ad esito dell’istruttoria del bando non risulteranno fra le prime 30.
Fra le disposizioni finali dell’Avviso pubblico (art. 11) è stata riportata la seguente: “Alla scadenza del termine previsto nell’autorizzazione, il soggetto autorizzato potrà presentare istanza di rinnovo; diversamente, gli impianti pubblicitari installati dovranno essere rimossi.”
Ne deriva che alle 30 ditte pubblicitarie che si aggiudicheranno il bando vengono assicurare addirittura autorizzazioni ventennali.
Il bando, che prevede un massimo di metri quadrati di pubblicità da attribuire per ogni Municipio, sarà dunque online fino al 30 novembre, termine entro il quale le imprese dovranno far pervenire agli uffici istanza per il rilascio dell’autorizzazione o richiesta di conferma delle autorizzazioni già in possesso, purché conformi ai dettami del Piano e delle norme tecniche di attuazione dello stesso.
La Sindaca Virginia Raggi ha rilasciato al riguardo la seguente affermazione: “Quello delle affissioni è un settore delicato e strategico per Roma: rappresenta una fonte di entrate rilevanti per l’amministrazione comunale, ma è anche necessario un ridimensionamento degli impianti in strada per restituire decoro e sicurezza.
In questi anni abbiamo seguito attentamente il lavoro degli uffici e abbiamo dovuto attendere il perfezionamento delle questioni tecniche, dovuto anche alla recente entrata in vigore di nuove norme nazionali che disciplinano il settore, per procedere alla definizione dei bandi pubblici.
Possiamo dire che, un passo alla volta, la rivoluzione dei cartelloni si sta compiendo”.
Non risponde affatto al vero che con questo Avviso pubblico si attui un “ridimensionamento degli impianti in strada per restituire decoro e sicurezza“, dal momento che rimangono istallati su tutto il suolo pubblico del territorio di Roma 19.345 impianti pubblicitari per 119.514 mq. di superficie espositiva.
L’Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Coia ha dal canto suo rilasciato la seguente dichiarazione: “Dopo aver lavorato alla riforma del settore affissioni con la modifica al regolamento che ha previsto l’introduzione del canone unico patrimoniale e l’approvazione, a dicembre 2020, delle norme tecniche per l’installazione degli impianti, con ulteriore integrazione a maggio 2021, abbiamo dato un ulteriore impulso e siamo finalmente nelle condizioni di poter dare concretezza al lavoro propedeutico portato avanti fino ad ora soprattutto grazie al Dipartimento Sviluppo economico.
Un lavoro necessario sia per gli impianti collocati su area pubblica, sui quali gli uffici stanno ultimando l’acquisizione dei pareri da parte degli Enti di Tutela, sia per quelli in area privata sui quali le procedure istruttorie sono concluse.
Il bando appena pubblicato sarà online fino alla fine di novembre per permettere alle imprese di richiedere le autorizzazioni, considerando il limite di metri quadri previsto per ogni Municipio.
Ne scaturirà una graduatoria che sarà aperta per tre anni e permetterà di razionalizzare la presenza degli impianti privati su tutta Roma”.
Sarebbe stato molto più opportuno “chiudere” la riforma dei cartelloni pubblicitari con l’indizione dei bandi di gara per l’assegnazione della gestione decennale degli impianti pubblicitari individuati dai Piani di Localizzazione, contestualmente all’Avviso Pubblico: avere dato seguito solo a quest’ultimo ha il sapore di propaganda elettorale.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
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