Il 12 febbraio 2021 sulla sua pagina facebook il consigliere capitolino Orlando Corsetti (PD) ha pubblicato un post dal titolo “IL REGOLAMENTO ‘CONTRO’ IL VERDE DEL M5S” in cui lamenta il mancato coinvolgimento dei Municipi sui circa 400 emendamenti a cui è stato sottoposto il testo originario del Regolamento del Verde, adottato dalla Giunta Capitolina con decisione n. 2 del 16 gennaio 2019. (vedi http://www.vasroma.it/136184-2/)
“Chiunque vedrebbe, se non un dovere, almeno una ragione di opportunità nel farlo. – ha scritto Orlando Corsetti – Invece no, per il M5S il regolamento radicalmente cambiato non necessita del parere rinnovato dei Municipi sulla proposta”.
Ha proseguito affermando che “a parte la mancanza di attenzione nei confronti dei territori, che da sola basta a descrivere la scorrettezza della politica pentastellata, la questione che sta alimentando un acceso dibattito in queste ore non riguarda solo il metodo ma anche i contenuti del regolamento” ed ha concluso ricordando solo a titolo d’esempio “alcune delle modifiche sostanziali che sono state apportate al testo originario cambiandone profondamente la natura”, che ha ripreso dalle proposte di emendamenti già trasmesse a quel momento da VAS ed Ecoistituto RFE.GE. ed associazione per Villa Pamphilj.
IL COMMENTO DI ROBERTO DI PALMA
Lo stesso giorno a sorpresa ha voluto commentare il post di Corsetti sulla sua stessa pagina facebook il consigliere capitolino Roberto Di Palma (M5S) per eccepire su ognuna delle modifiche sostanziali che Corsetti ha portato di esempio.
L’intervento del cons. Roberto Di Palma ha la finalità malcelata di dissuadere il cons. Orlando Corsetti dal fare proprie quanto meno quelle proposte di emendamenti da lui portate come esempio, perché alla fine in modo scoperto gli scrive: “Detto questo, chiedo a te e al tuo gruppo di rivedere il giudizio su questo testo, in quanto ci sono tutte le ragioni per farlo.“
Dal momento che le proposte di emendamenti “contestate” dal cons. Di Palma mi riguardano personalmente, mi riservo di replicargli nel merito tecnico-giuridico di ognuna in un prossimo articolo.
In questa sede interessa mettere in risalto in termini di “metodo” la grave disinformazione che il cons. Roberto Di Palma continua a diffondere in giro, in ciò spalleggiato dalla associazione “Carteinregola” che dallo scorso 13 gennaio ad oggi sul suo sito ha pubblicato dapprima un 1° comunicato trionfale del presunto esclusivo gruppo di associazioni, che come una lobby da tempo si impegnano in esclusiva perché anche Roma abbia un Regolamento del Verde, seguito dalla pubblicazione indebita del Regolamento e degli allegati approvati in Giunta “gentilmente messi a disposizione dal consigliere Roberto Di Palma” (che si è messo a fare le veci della Giunta Capitolina), ha pubblicato il 16 gennaio 2021 una proposta della sua Presidente, ha promosso un webinar che si è tenuto il 21 gennaio 2021 con la pretesa di raccontare il Regolamento del Verde, ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti (ovviamente pilotate) da cui si evince che il testo revisionato è praticamente perfetto (annunciando peraltro la calendarizzazione per lo scorso 9 febbraio 2021, risultata falsa fin dall’inizio e poi ovviamente rimossa) ed ha pubblicato il 13 febbraio 2021 un 2° comunicato sempre dello stesso presunto esclusivo gruppo di associazioni, che ora lamentano allarmismi infondati finalizzati secondo loro ad un vero e proprio boicottaggio.
Il “gemellaggio” con il cons. Roberto Di Palma (che è peraltro del tutto indebito in tempi di campagna pre-elettorale) tra l’associazione “Carteinregola” ed il presunto esclusivo gruppo di associazioni si è concretizzato al punto che, come dichiarato nel commento dello stesso Di Palma, “le associazioni che hanno seguito tutti i tavoli di confronto, hanno dato una disponibilità a tutti i consiglieri comunali di effettuare un incontro per un’analisi approfondita prima del voto, per permetterci di votare con maggiore consapevolezza”: hanno per caso paura che i consiglieri capitolini, che evidentemente reputano degli sprovveduti e degli incapaci di ragionare con la propria testa, approvino le nostre proposte di emendamenti da veri e propri “creduloni” per cui debbono essere edotti e condizionati prima del voto?
Hanno paura di fare una gran brutta figura se per caso venissero approvate le nostre proposte che sono dei veri e propri contro-emendamenti di quelli voluti dalla assessora Laura Fiorini e da loro benedetti?
Il cons. Roberto Di Palma si è presentato in questo modo: “come saprai sono il consigliere capitolino che ha seguito i lavori di stesura del Regolamento del verde partecipando ai tavoli di confronto con le associazioni che da anni si battono perché Roma Capitale si doti di un questo strumento, le quali hanno vagliato anche le virgole del testo.”
Gli ha replicato la stessa dott.ssa Pinuccia Montanari, che è stata assessora alla Sostenibilità Ambientale ed assieme ad un nutrito gruppo di lavoro ha redatto e fatto adottare il Regolamento del Verde, nel seguente modo: “Non mi risulta che il Consigliere Di Palma che dice di aver seguito i lavori di stesura del Regolamento del verde, abbia partecipato, se non sporadicamente alla elaborazione del Regolamento del verde approvati dalla Giunta nel gennaio 2019( sono state effettuate 20 riunioni dall’8/2/2018 al 27/06/2018 )”.
Ha anche aggiunto alla fine: “Non comprendo come mai le associazioni presenti ai 20 incontri non abbiano sollevato i problemi in fase di elaborazione – escluso Di Palma che vidi poco presente – a meno che i 400 emendamenti come in tanti mi hanno lasciato intendere siano per lo più un pretesto per attribuirsi la paternità del Regolamento il che sarebbe un po’ …..,
Invece di perseguire esclusivamente la tutela del bene comune che è il verde della città… Sarebbe puerile….. 400 modifiche peggiorative: forse c e’ qualche interesse? ”.
LA PARTECIPAZIONE AI TAVOLI DI CONFRONTO DI ROBERTO DI PALMA – Quanto ai lavori di stesura degli oltre 400 emendamenti al testo originario della Montanari, c’è da far sapere che, dopo che il 21 gennaio del 2020 l’assessora Laura Fiorini ha trasmesso ad un gruppo di lavoro di 22 persone i suoi primi 306 emendamenti (senza uno straccio di motivazione), ma con l’impegno di esaminarli assieme al gruppo, non si è più vista per ben 10 mesi (fino al 14 novembre 2020) né lei né il suo staff e le riunioni (dapprima in presenza e poi in modalità telematica con la partecipazione sempre di 7-9 persone) sono state gestite dal cons. Roberto Di Palma, con il tacito assenso del coordinatore del gruppo ristretto di lavoro Giorgio Osti.
Il 19 febbraio 2020 c’è stato un acceso confronto tra il sottoscritto ed il cons. Roberto Di Palma, che ha dovuto ammettere per la 1° volta anzitutto che le controdeduzioni ai pareri dei Municipi debbono essere approvate dalla Giunta Capitolina (circostanza questa negata invece dalla stessa Assessora Fiorini al 1° ed unico incontro che aveva concesso il 4 dicembre 2019) e che l’Assessora Fiorini non avrebbe formalizzato i suoi emendamenti, dal momento che – dopo che alla Assemblea Capitolina sarà stato trasmesso il Regolamento del Verde licenziato dalla Giunta Capitolina e le controdeduzioni ai pareri espressi dai Municipi – il cons. Roberto Di Palma avrebbe presentato in aula Giulio Cesare come propri emendamenti tutti quelli che sarebbero stati concordati con il Gruppo di lavoro, ma autorizzati anche dalla Assessora Fiorini.
Quel pomeriggio il sottoscritto ha proposto a Roberto Di Palma di far accogliere gli emendamenti concordati almeno dalla intera commissione ambiente, quando il Segretariato Generale le avrà chiesto ufficialmente di esprimere parere prima del dibattito e del voto finale in aula: il cons. Di Palma ha rifiutato questa possibilità, lasciando intendere chiaramente di volerne fare un utilizzo personale quanto strumentale.
La “gestione” del cons. Di Palma su molti emendamenti è stata di questo tipo: senza essere mai stati verbalizzati, gli incontri hanno comunque portato a “concordare” (senza per lo più l’assenso di VAS e spesso della Associazione per Villa Pamphilj e dell’arch. Lucia Nucci dell’INU) un testo per lo più a maggioranza semplice che benché senza un voto palese è stata quasi sempre ritenuta tale (anche per silenzio-assenso) dal cons. Roberto di Palma e da Giorgio Osti che a nome di una tacita maggioranza del gruppo di lavoro ha anche accettato senza batter ciglio la bocciatura di quasi tutti gli emendamenti concordati ad aprile del 2019 con il Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco ed il cons. Roberto Di Palma, da lui stesso riassunti in un apposito documento.
Anche gli incontri con l’assessora Laura Fiorini sono stati interamente gestiti dal cons. Roberto Di Palma, che non mi ha spesso permesso di parlare con l’assessora perché rispondeva lui al posto suo.
Per inciso il gruppo ristretto di lavoro non ha potuto nemmeno “benedire” il testo definitivo del Regolamento perché nell’ultimo incontro in modalità telematica che c’è stato il 7 gennaio 2021 l’assessora Fiorini ha annunciato, elencandoli alla rinfusa, una ulteriore ventina di emendamenti.
L’APPELLO FIRMATO DA UNA STRAGRANDE MAGGIORANZA – Il cons. Roberto Di Palma ha proseguito il suo commento in questo modo: “Alla fine de percorso la stragrande maggioranza di loro hanno firmato un appello a tutti i consiglieri capitolini per arrivare all’approvazione del testo il prima possibile (che trovi qui) https://www.carteinregola.it/…/tutti-i-buoni-motivi…/ appello firmato da Comitato di Quartiere TorCarbone-Fotografia, Associazione Carteinregola, AIAPP Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, Forum Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, AROVAP Associazione Romana Operatori del Verde e Ambiente Pubblico, Comitato Mura Latine, Associazione Respiro Verde Legalberi, CdQ ColliAniene BeneComune, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Roma, Collegio interprovinciale di Roma, Rieti e Viterbo degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati, Comitato Piazza Vittorio Partecipata (CPVP), Associazione AMUSE (Amici Secondo Municipio) Associazione Italiana Verde Pensile (AIVEP), Associazione Retake Roma.”
Metto in risalto che solo 13 delle suddette 14 adesioni hanno fatto parte del gruppo ristretto di lavoro che è stato sempre convocato per posta elettronica da Roberto Di Palma e che era costituito da 22 persone, fra le quali non figura il Collegio interprovinciale di Roma, Rieti e Viterbo degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
C’è poi da dire che nel totale delle 22 persone Carte in Regola è doppia, in quanto compare anche come Paola Loche, che è stata l’unica a partecipare a tutte le riunioni.
11 di queste 21 persone non hanno mai partecipato a nessuna riunione: delle rimanenti 10, solo 7-9 hanno partecipato assiduamente e di queste il sottoscritto a nome di VAS, l’associazione per Villa Pamphilj ed INU Lazio non hanno quasi mai concordato quelli che sono diventati poi oltre 400 emendamenti, riducendo la maggioranza concreta a 4-6 persone.
La stragrande maggioranza, che viene sbandierata ai quattro venti, è formata da chi si è aggiunto dopo, per “cieca fiducia” nei confronti di Giorgio Osti, che da “coordinatore” si è poi arrogato il diritto di essere anche “portavoce” e “capitano” di una squadra che non c’è mai stata.
A titolo di esempio riporto il seguente passo di un messaggio di posta elettronica di una persona della squadra di 22 persone: “non essendo una esperta competente lascio volentieri a chi lo è più di me il super mega approfondimento”.
E così è stato per tutti gli altri inesperti.
Anche la stampa (vedi http://www.vasroma.it/la-disfida-dei-pini-sono-la-storia-di-roma-no-sono-un-pericolo/) è arrivata a dare disinformazione perché riferisce prima di “un nuovo Regolamento .. che ha ricevuto anche nell’insieme l’appoggio di associazioni ambientaliste e comitati di quartiere” quando così non è.
Come si fa a parlare di “appoggio di associazioni ambientaliste” se associazioni come WWF e Legambiente non hanno partecipato né prima né dopo, mentre si sono dichiarate contrarie al testo del Regolamento stravolto da oltre 400 emendamenti sia l’associazione VAS che l’associazione per Villa Pamphilj, ha inoltre espresso perplessità l’INU Lazio e ora si oppone anche la stessa Italia Nostra che si è improvvisamente “risvegliata”?
IL COMMENTO DI GIORGIO OSTI
Anche Giorgio Osti è voluto intervenire con un suo commento finalizzato a “smontare” le modifiche sostanziali portate da Corsetti a titolo di esempio, ponendosi la seguente domanda: “C’è da chiedersi quale senso abbia spargere informazioni farlocche per poi doverle rettificare, se si è un amministratore pubblico”.
Dopo la sua presunta dimostrazione delle “informazioni farlocche”, Giorgio Osti ha concluso provocatoriamente nel seguente modo: “È questo l’obiettivo di Corsetti?”.
Evito in questa sede di rispondere al tono diffamatorio nei miei confronti di Giorgio Ostii, che si è accodato a Roberto Di Palma quando a sua volta si è permesso di scrivere ad Orlando Corsetti che “l’equivoco, che ti ha indotto in errore, [è] alimentato da un’associazione che sta dicendo tantissime cose inesatte“: di questo atteggiamento da “giudici” insindacabili dovranno rispondere prima o poi nelle sedi opportune .
Voglio sperare che Giorgio Osti non se ne sia accorto e quindi che non sia stato volutamente irriguardoso anche nei confronti della dott.ssa Pinuccia Montanari che con VAS ha sottoscritto le proposte di emendamenti da lui declassate ad “informazioni farlocche“.
Restando in tema di “informazioni farlocche“, voler far credere che dal 24 gennaio 2020 (data del 1° incontro in presenza) al 7 gennaio 2021 (data dell’ultimo incontro in modalità telematica con l’assessora Laura Fiorini) il gruppo di lavoro abbia dedicato tutto questo tempo solo per condividere oltre 400 emendamenti “formali” è come voler far credere che anche gli asini volano!
Di informazione corretta ed inconfutabile c’è che il 21 ottobre 2020 lo stesso cons. Roberto Di Palma ha annunciato a sorpresa che non avrebbe più presentato un suo maxi-emendamento, perché il testo revisionato del Regolamento del Verde collegialmente “concordato” fra tutte le parti in causa sarebbe stato ora formalizzato dall’Assessora Laura Fiorini direttamente alla Giunta Capitolina per farglielo riadottare ed acquisire di nuovo su di esso i pareri dei Municipi, a cui controdedurre per trasmettere tutto alla fine all’Assemblea Capitolina ai fini della definitiva approvazione: questa volontà è stata confermata dalla stessa assessora Fiorini al 1° incontro avuto con lei in modalità telematica il 14 novembre 2020.
Come ulteriore informazione (di certo non “farlocca”) si porta il messaggio di posta elettronica trasmesso il 17 novembre 2020 dallo stesso “coordinatore” Giorgio Osti in cui ha affermato che «Fiorini ha ipotizzato di presentare in Giunta il testo entro novembre» (con all’epoca un dichiarato ripassaggio ai Municipi) e di mettersi a disposizione «per la limatura delle poche parti ancora non del tutto definite».
In un successivo messaggio di posta elettronica trasmesso il 19 novembre il “coordinatore” Giorgio Osti ha dichiarato a titolo personale che «covare propositi di rivalsa per qualche comma che non corrisponde alle proprie aspettative percorrendo altre strade (come, ad es., chiedere di riportare la discussione nei Municipi) è fuori della realtà, perché non ce ne sarebbe il tempo».
La sua netta opposizione ha spinto l’assessora Laura Fiorini a seguire una “scorciatoia” di dubbia legittimità, che il Segretariato Generale ha “liquidato” nel seguente modo, come riferito dal capogruppo del PD: “la scelta di rinviare la proposta di delibera per il parere dei Municipi può essere presa, sia dalla Giunta che dalla Conferenza dei Capigruppo, non come necessità giuridica ma come opportunità politica.“
A Giorgio Osti ha comunque replicato sulla stessa pagina facebook di Corsetti l’arch. Vitaliano Biondi, che ha partecipato all’epoca alla 1° stesura del Regolamento : “La fase di costruzione del Regolamento del Verde ha visto la partecipazione numerosa delle Associazioni Ambientaliste impegnate assieme all’Assessorato nella concertazione dei contenuti.
L’obiettivo infatti era quello di condividere una visione della difesa e del futuro dell’ambiente nella città di Roma traducendola in politiche ed interventi coerenti ed efficaci.
Per questo stupisco di fronte all’assenso accordato da parte di alcuni partecipanti di quelle stesse associazioni ad apportare 400 emendamenti al testo originario.
Sono gli stessi partecipanti, assieme a qualcuno che non c’era ma giura di esserci stato, (e quest’ultima è la cosa che più mi diverte), che rinnegano il loro operato.
Come a dire: “c’eravamo ma è come se non c’eravamo”.
Ma forse siamo in una fase duchampiana della vita , della politica in cui chiunque può rifugiarsi in un : “ho dovuto contraddirmi per non uniformarmi neanche a me stesso”: O semplicemente più prosaicamente: “so contro tutto e contro tutti per un futuro mijore”.
Non credo che ci sia altro da aggiungere, se non che la Presidente della associazione Carteinregola ieri sera ha voluto inserire sia VAS che l’associazione per Villa Pamphilj fra i destinatari di una sua mail, con cui invita ad andare a leggere sul suo sito le risposte date al consigliere Corsetti.
Mi riservo di replicare nel merito tecnico-giuridico anche a lei, oltre che a Roberto Di Palma e Giorgio Osti in un prossimo articolo, dimostrando che non sono “farlocche” le mie informazioni e che non vado dicendo cose inesatte.
Nella mail scrive: “La nostra linea è cercare di fare chiarezza e di portare le nostre opinioni, NEL RISPETTO DI QUELLE DEGLI ALTRI”.
Non si può certo dire che porti rispetto alle nostre opinioni, che nel frattempo sono aumentate dal momento che a presentare proposte di emendamenti sono stati fin qui anche l’associazione Aurelio Volontari Decoro Tredicesimo e l’Osservatorio Sherwood.
A rispondere ad una mail del genere è stato il Presidente della associazione per Villa Pamphilj, con il seguente messaggio: “Salute all’associazione Carte in Regola e a tutti i partecipanti al gruppo di lavoro sul Regolamento del Verde.
Anche l’Associazione per Villa Pamphilj (presente fin dall’inizio ad ogni incontro, e in condizione di documentarne ogni passaggio) desidera la nuova normativa sia approvata, ma emendata di quelle modifiche peggiorative fatto inserire dall’Assessora Laura Fiorini.
Modifiche che, aldilà del parere sulla loro bontà, della buona fede di chi le abbia proposte e della stessa loro paternità… sono comunque sostanziali e non formali.
E spiace leggere la negazione di tale evidenza come anche, far passare il DIRITTO di formulare emendamenti come un attentato all’approvazione del Regolamento.
Cordialità, Paolo Arca”
Dott. Arch. Rodolfo Bosi