I lunedì di Pollice – 63° puntata
Il sistema ferroviario italiano è sufficiente a se stesso, o ha bisogno di integrare la sua rete di alta velocità con il trasporto regionale?Nel recente DOCUMENTO ECONOMICO FINANZIARIO 2018 questo veniva definito AVR, cioè Alta velocità di rete: è il tentativo di impostare la pianificazione di infrastrutturale coerentemente con ciò che sta già avvenendo nel mercato.L’idea è di intervenire anche sulla rete convenzionale, velocizzandola o aumentandone la capacità, per renderla appetibile ai servizi di AV e raggiungere così un numero maggiore di utenti. Il punto di forza della ferrovie è che sono un sistema a rete.I treni regionali e il sistema dei pendolari soffre l'età del materiale rotabile?Ogni giorno sulla rete sono prenti in servizio 3056 treni regionali; I treni hanno una mdedia di amìnzianità intorno ai 16,8 anni; per Trenitalia l'età è in diminuzione in confronto a tre anni fa. Tolte alcune aree di interesse economico nelle regioni del nostro paese viaggiano convogli con ètà vicino ai 20 anni. Si salvano solo le provincie autonome di Trento e Bolzano dove solo un convoglio su 10 ha più di 15 anni.Abbiamo una ’Italia a binario unico: oltre 9 mila chilometri su 16mila per quanto riguarda Rete Ferroviaria Italiana. A cui vanno aggiunti altri 6mila non gestiti dallo stato. Complessivamente circa il 60% delle ferrovie italiane, statali e non. Si tratta di ferrovie minori, ma anche di tratte importanti, con traffico di pendolari.A questi problemi aggiungiamo le linee a un solo binario e stazioni chiuse. Qui allora vince la mobilità su gomma. Ecco che c'è da lavorare per fare "rete".
Pubblicato da Vas Lombardia su Lunedì 11 febbraio 2019