Ha ragione il prof. Tommaso Montanari ed ha fatto bene il Presidente Bosi del Circolo VAS di Roma a sollevare sul Suo sito una problematica così significativa e formativa di retorica di un periodo storico superato e da valori contrastanti con le positive novità della Resistenza Italiana. Con Fratelli d’Italia, certamente inappropriato ed improponibile per l’Italia antifascista, siamo di fronte ad un inno nazionale di vecchia fattura che richiama un passato storico-culturale che a mio avviso cozza con gli ideali costituzionali che vorremmo si affermassero e diventassero valori per tutti. Male fecero i Costituenti a “richiamarlo” e dargli dignità costituzionale nel 46, sia pure in via transitoria, allorquando si affermava una felice novità di discontinuità politico-culturale e nuove sensibilità si consolidavano nei valori che hanno caratterizzato e vivono oggi nella Costituzione. Malissimo fece sinistra pidiessina nel 2017 a dargli cittadinanza! Siamo di fronte ad un inno che guarda al passato e metterlo ” in soffitta” è una necessità impellente e ciò non deve leggersi come oltraggio alla storia, ma come concretezza e spinta ideale e formativa per affermare e rendere operanti i valori costituzionali. Spero che su detti obiettivi possa nascere una nuova stagione politica!
Il Circolo Territoriale di Roma di VAS intende contribuire a dare a tutti i cittadini singoli o associati la possibilità di intervenire e comunque di partecipare a vario titolo.
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Ha ragione il prof. Tommaso Montanari ed ha fatto bene il Presidente Bosi del Circolo VAS di Roma a sollevare sul Suo sito una problematica così significativa e formativa di retorica di un periodo storico superato e da valori contrastanti con le positive novità della Resistenza Italiana. Con Fratelli d’Italia, certamente inappropriato ed improponibile per l’Italia antifascista, siamo di fronte ad un inno nazionale di vecchia fattura che richiama un passato storico-culturale che a mio avviso cozza con gli ideali costituzionali che vorremmo si affermassero e diventassero valori per tutti. Male fecero i Costituenti a “richiamarlo” e dargli dignità costituzionale nel 46, sia pure in via transitoria, allorquando si affermava una felice novità di discontinuità politico-culturale e nuove sensibilità si consolidavano nei valori che hanno caratterizzato e vivono oggi nella Costituzione. Malissimo fece sinistra pidiessina nel 2017 a dargli cittadinanza! Siamo di fronte ad un inno che guarda al passato e metterlo ” in soffitta” è una necessità impellente e ciò non deve leggersi come oltraggio alla storia, ma come concretezza e spinta ideale e formativa per affermare e rendere operanti i valori costituzionali. Spero che su detti obiettivi possa nascere una nuova stagione politica!