Circa dieci anni fa si stimava che la superficie dei cartelloni pubblicitari regolari ed abusivi installati nel territorio del Comune di Roma superasse i 230.000 mq, ma è tuttavia una stima per difetto perché il numero degli impianti illegali era in costante crescita.
Al danno economico – oggi la città incassa quanto il Comune di Genova, mentre con una seria regolamentazione gli incassi potrebbero crescere fino a 20/25 milioni annui – si aggiungeva quello estetico e, ancora peggiore, quello morale: nel settore prosperava infatti, sotto gli occhi di tutti, l’illegalità.
Pochi anni prima l’Ente Parco di Veio aveva provveduto di propria iniziativa, sulla base di denunce del Circolo Territoriale di Roma dell’’associazione VAS, a smantellare quasi un centinaio di impianti abusivi.
Fu un fatto eclatante e un’azione meritoria che iniziò a risvegliare la coscienza di molti cittadini, grazie anche alle più di 500 segnalazioni del Circolo Territoriale di Roma di VAS, inoltrate dal 2010 al 2012, che hanno portato a far rimuovere un migliaio circa di impianti: a queste si sono aggiunte una serie di proposte di risoluzioni contro “cartellopoli” approvate da diversi Municipi.
Cominciarono così a formarsi i primi movimenti d’opinione, a partire dal sito “Cartellopoli” e dal Comitato Promotore della delibera di iniziativa popolare, trasformatosi nella associazione “Basta Cartelloni” che assieme al Circolo Territoriale di Roma di VAS ha elaborato ed illustrato il 3 maggio 2013 in una apposita conferenza stampa una proposta unitaria di Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.).
Quella proposta unitaria è diventata l’unica ad essere presa in esame dalla Commissione Commercio nell’ambito del “processo di partecipazione” voluto dall’allora Presidente Orlando Corsetti (PD) ed è stata in parte recepita nella proposta di P.R.I.P. licenziato dalla Giunta Capitolina il 30 aprile del 2014.
Sempre assieme alla associazione “Basta Cartelloni” il Circolo Territoriale di Roma di VAS ha presentato una serie di emendamenti che sono stati recepiti da diversi Municipi ed accolti dalla Giunta Capitolina il 25 giugno 2014 in sede di controdeduzioni.
Quando l’intera documentazione sul P.R.I.P. è stata trasmessa in Aula per la definitiva approvazione, il Circolo Territoriale di Roma di VAS ha trasmesso una serie di proposte di emendamenti a diverse forze politiche che le hanno recepite e formalizzate come propri emendamenti relativi anche al nuovo Regolamento comunale di Pubblicità: il 30 luglio del 2014 in sede di approvazione sia del P.R.I.P. che del nuovo Regolamento di Pubblicità da parte dell’Assemblea Capitolina sono stati accolti diversi emendamenti proposti da VAS, fra cui in particolare i due formati europei degli impianti speciali per il servizio di Bike Sharing.
al centro l’allora Assessore Marta Leonori
Si è chiusa così la 1° fase della riforma dei cartelloni pubblicitari.
La Giunta Capitolina ha dato così avvio alla 2° fase, con l’adozione della proposta dei 15 Piani di Localizzazione degli Impianti Pubblicitari (uno per ogni Municipio), avvenuta il 13 ottobre del 2015: : ma il 31 ottobre di il Sindaco Ignazio Marino fu costretto a dimettersi e gli incontri pubblici su ognuno dei 15 Piani di Localizzazione iniziarono solo il 4 febbraio 2016, sotto il commissariamento del Prefetto Francesco Paolo Tronca.
Il Circolo Territoriale di Roma di VAS ha presentato assieme alla associazione “Basta Cartelloni” le osservazioni, proposte ed istanze” relative ad ognuno dei 15 Piani di Localizzazione, che in copia cartacea ha consegnato di persona in occasione di ognuno dei 15 incontri pubblici.
A questo punto il Commissario straordinario avrebbe dovuto acquisire anche tutti i pareri dei Municipi e far controdedurre agli uffici a tutte le osservazioni presentate per poi approvare definitivamente i 15 Piani con i poteri della Giunta Capitolina da lui rappresentata, ma il procedimento non ebbe luogo a causa della fine del mandato del Commissario Straordinario con le sopravvenute elezioni comunali.
Si giunge così all’insediamento della sindaca Virginia Raggi avvenuto il 22 giugno 2016, a seguito del quale è stato nominato Assessorato allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni, al quale il 2 settembre, in uno specifico incontro con le associazioni VAS e Basta Cartelloni, è stata illustrata una nota sul corretto procedimento di approvazione definitiva dei Piani di Localizzazione.
Per un anno è stata sospesa la ripresa dell’iter che avrebbe dovuto portare alla definitiva approvazione dei Piani di Localizzazione da parte della Giunta Capitolina.
Nella splendida cornice della sala della Protomoteca del Comune di Roma in piazza del Campidoglio nel pomeriggio del 26 giugno 2017 si è svolto il convegno organizzato dalle associazioni “Verdi Ambiente e Società” e “Basta Cartelloni-Francesco Fiori”.
Il convegno ha spinto l’assemblea Capitolina ad approvare la deliberazione n. 38 dell’11 luglio 2017 con cui ha deciso «di fissare alla data del 15 novembre 2017 il termine per la conclusione del processo di approvazione dei Piani di Localizzazione dei mezzi e degli impianti pubblicitari».
Dopo aver controdedotto alle osservazioni, proposte e istanze presentate dai cittadini singoli e associati in occasione dei 15 incontri pubblici ed aver fatto adeguare gli elaborati dei Piani di Localizzazioni in recepimento delle istanze che sono state accolte, nella seduta del 4 agosto 2017 la Giunta Capitolina ha deciso di trasmettere ai Municipi tutta la documentazione per acquisire il “parere” di loro competenza entro il 21 settembre 2017.
Con deliberazione n. 243 del 13 novembre 2017 la Giunta Capitolina ha quindi approvato definitivamente i 15 Piani di Localizzazione.
Rimaneva a quel punto passare alla 3° fase della riforma degli impianti pubblicitari iniziata nel 2014 quando sindaco era Ignazio Marino, con la predisposizione dei bandi di gara per lotti territoriali: ma sono passati altri 2 anni senza che si desse seguito a questa definitiva ultima fase della riforma dei cartelloni pubblicitari.
In questo frattempo a Roma è ricomparso il fenomeno della cartellopoli, che assieme al servizio di bike sharing è stata fatta oggetto della trasmissione “Report” andata in onda il 9 novembre 2020: nei 9 minuti della trasmissione é stato intervistato il dott. arch. Rodolfo Bosi responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS), per spiegare la natura abusiva di impianti pubblicitari istallati abusivamente in tre distinte parti della città.
Dopo l’inchiesta di “Report” su bike sharing e cartelloni abusivi si è tornati – dopo anni – ad oscurare gli impianti pubblicitari abusivi: la Polizia Municipale si è messa ad applicare il sequestro amministrativo dei cartelloni, una sanzione accessoria prevista dal comma 6 dell’art. 31 del vigente regolamento di pubblicità.
Ad aggravare la già difficile situazione, si è aggiunta la legge di bilancio 2020 n. 160 del 27 dicembre 2019 che ha introdotto le seguenti modifiche al settore della pubblicità esterna.
UNICO CANONE DI PUBBLICITA’
Cambiano i canoni che dovranno essere pagati dalle imprese del settore ai Comuni.
Inoltre si dovrà calcolare diversamente da come si fa oggi la superficie espositiva che comprenderà anche le cornici dei cartelloni e non più solo il manifesto.
In sostanza va modificato il Regolamento per adeguarlo alle nuove norme nazionali.
Questo non comporta la sua riscrittura, come qualcuno ha temuto, ma solo la revisione del capo V “Canone e Tariffa”.
ABROGAZIONE DEI CARTELLI DI PUBBLICHE AFFISSIONI
Sono degli impianti, spesso sgangherati, che il Comune usa per veicolare messaggi alla cittadinanza.
La legge nazionale li cancella definitivamente e questo comporterà di doverli eliminare dal P.R.I.P. e dal Regolamento.
Ne erano previsti 3.094 e ora occorre decidere cosa fare dei circa 12 mila metri quadri di superficie che viene meno.
Si potrebbe ridistribuire su altri circuiti o semplicemente farne a meno e non metterla più a gara.
REPRESSIONE IMPIANTI ABUSIVI
La legge nazionale impone misure severe che i Comuni dovranno prendere an che nei confronti dei cartelloni irregolari.
In particolare una sanzione minima di 431 euro e una massima di 14.196 euro, alla quale andranno aggiunte ulteriori multe e l’oscuramento immediato della pubblicità abusiva.
Anche in questo caso occorre adeguare il Regolamento ed eventualmente inserire questa possibilità nei bandi di gara che verranno espletati.
La legge di bilancio impone ai Comuni di far entrare in vigore le nuove norme a partire dal 1 gennaio 2021,
Con deliberazione n. 141 del 15 dicembre 2020 l’Assemblea Capitolina ha approvato le modifiche ed integrazioni al Regolamento di Pubblicità.
Deliberazione Assemblea Capitolina n. 141 del 15 dicembre 2020
Con deliberazione n. 348 del 30 dicembre 2020 la Giunta Capitolina ha approvato anche le Norme Tecniche per l’istallazione degli impianti da mettere a bando di gara, prescritte dal 2° comma dell’art. 19 del Regolamento, che andavano emanate entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Regolamento.
A questo punto per arrivare a fare i bandi di gara occorre predisporre i seguenti atti.
NULLA OSTA SOPRINTENDENZE
Come strumento di attuazione del Piano Regolare degli Impianti Pubblicitari (Prip), nel 2017 sono
stati approvati i Piani di Localizzazione: come già detto si tratta di tavole che definiscono strada per strada e zona per zona dove possono essere installati i cartelloni.
Queste posizioni devono ancora ottenere il nulla osta (in caso di vincolo archeologico o storico-monumentale) o il parere (in caso di vincoli paesaggistici) da parte delle competenti Soprintendenze.
Il lavoro è già stato avviato e si stanno ora aspettando le risposte tanto della Soprintendenza Capitolina che della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città di Roma.
REDAZIONE ED APPROVAZIONE DEL PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE AREE A PROGETTAZIONE UNITARIA PREVISTE DAL VIGENTE P.R.G. DEL COMUNE DI ROMA
VERIFICA E CONFERMA DEFINITIVA DI TUTTE LE UBICAZIONI PREVISTE DAI PIANI DI LOCALIZZAZIONE
FORMAZIONE DEI LOTTI TERRITORIALI PER I DIVERSI CIRCUITI DI IMPIANTI
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