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Più ombre che luci sulla decisione della Giunta Capitolina di far riverniciare dai privati le strisce pedonali in cambio di spazi pubblicitari

1 Giugno 2015
in AFFISSIONI E PUBBLICITA' DEL COMUNE DI ROMA, ARCHIVI, cartellopoli, IMPIANTI PUBBLICITARI A ROMA, NEWS, Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (P.R.I.P.), Servizio di bike sharing
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Su questo stesso sito il 29 maggio 2015 è stato pubblicato l’articolo uscito lo stesso giorno sulla cronaca di Roma del quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Arrivano le strisce pedonali con gli sponsor”, che è stato fatto oggetto di un mio commento (http://www.vasroma.it/arrivano-le-strisce-pedonali-con-gli-sponsor/#more-20179).

Dal comunicato stampa che sempre il 29 maggio 2015 è stato pubblicato sul sito web del Comune e soprattutto da altri articoli pubblicati anch’essi lo stesso giorno sui siti web ed in particolare dei quotidiani “La Repubblica”, “Corriere della Sera” e “Il Messaggero” si è venuto a sapere qualcosa di più rispetto alle scarne notizie fornite dal suddetto articolo.

Secondo il comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune «la Giunta ha approvato una delibera sulla sponsorizzazione delle strisce pedonali. Il bando consentirà a chi lo vorrà di poter finanziare il rifacimento della segnaletica orizzontale in cambio di pubblicità sui parapedonali che saranno posti accanto alle strisce.»

Il comunicato precisa che «la pubblicità non potrà superare una finestra di 300cm quadrati e dovrà rispondere ai criteri stabiliti dal codice per la pubblicità recentemente emesso dall’amministrazione”, facendo presente che «analoghe iniziative sono già in corso in Germania e negli USA.»

Il comunicato riporta infine la seguente dichiarazione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, delegato al Giubileo del sindaco Ignazio Marino e promotore della iniziativa: «Con la delibera approvata oggi in giunta facciamo un grande passo avanti nel coinvolgimento di risorse private nella manutenzione della città.

In una fase di restringimento strutturale delle risorse a disposizione per i bilanci comunali, la sfida della manutenzione urbana che richiede ingenti investimenti non può essere vinta senza coinvolgere nella manutenzione urbana e nel ripristino del decoro i cittadini, le imprese, le associazioni civiche.

Quello di oggi, dunque, è un tassello di una strategia che punta a far convergere le risorse pubbliche, il mecenatismo privato, gli investimenti privati, l’attivismo delle associazioni civiche, in un piano di manutenzione e ripristino del decoro di cui la nostra città ha urgente bisogno». (http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW874113&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode)

 Immagine.Maurizzio Pucci

Maurizio Pucci

L’articolo pubblicato su “La Repubblica” riporta che nei piani della Giunta Capitolina c’è un bando che secondo quanto dichiarato dall’Assessore Maurizio Pucci «prevede nelle aree non soggette a nessun vincolo delle sovrintendenze archeologiche, monumentali e paesaggistiche nell’ambito della grande viabilità, la sponsorizzazione dei privati, con investimenti nell’ordine di qualche migliaio di euro».

Fa sapere che «sono circa 1.200 i chilometri interessati al rifacimento delle strisce pedonali e papabili per un restauro da parte dei privati» e precisa che in cambio degli investimenti effettuati, stando a quanto dichiarato sempre dall’Assessore Maurizio Pucci, «verranno installati quattro parapedonali con otto facciate totali su cui potrà essere installata della pubblicità per una superficie massima di 300 centimetri quadrati».

L’articolo riporta inoltre che il progetto, dedicato alle strade di grande viabilità, non trascura i Municipi  «con un risparmio consistente di diversi milioni di euro per l’amministrazione comunale», secondo sempre quanto dichiarato dall’Assessore Pucci, che ha precisato: «Ad oggi il Campidoglio fa 3-4 interventi all’anno su ogni attraversamento riguardante la grande viabilità e poi più sicurezza per i pedoni e ritorno in pubblicità per i privati».

L’articolo fa sapere infine quanto dichiarato dall’Assessore sui tempi di restauro delle strisce pedonali: «I lavori inizieranno non appena sarà uscito il bando. Lo pubblicheremo entro 10 giorni, poi ce ne saranno 20 per rispondere e a settembre si potrà cominciare a intervenire, così per il Giubileo le strisce saranno pronte». (http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/29/news/strisce_pedonali_riverniciate_dai_privati-115587738/?rss=)

Anche l’articolo pubblicato sul “Corriere della Sera” ribadisce che «le strisce pedonali saranno pagate dalla pubblicità sui vicini parapedonali», che «la giunta capitolina ha approvato venerdì la delibera che da il via al bando per gli inserzionisti» e che «il contratto di sponsorizzazione avrà durata un anno e il ricavo sarà utilizzato esclusivamente per la manutenzione e al rifacimento delle strisce pedonali.» 

Oltre alle dichiarazioni dell’Assessore Pucci l’articolo riporta anche la seguente dichiarazione dell’Assessore per Roma Produttiva Marta Leonori: «La delibera incentiva interventi privati a beneficio della collettività. Questa prassi, ormai diffusa in tutta Europa, consente il reperimento di risorse economiche per un maggior decoro e cura della città, anche in vista del Giubileo. Si tratta della stessa filosofia che seguiremo per le gare per le concessioni degli impianti pubblicitari che prevedono un circuito dedicato al finanziamento di opere di arredo urbano. In attesa delle gare, con l’Assessore Pucci, abbiamo voluto intanto prevedere questo avviso pubblico per fornire maggiori servizi alla città». (http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_29/campidoglio-ha-deciso-strisce-pedonali-pagate-pubblicita-492b3fca-0612-11e5-93f3-3d6700b9b6d8.shtml)

La dichiarazione rilasciata dall’Assessore Leonori è stata riportata il 30 maggio 2015 anche sul sito “Terzo Binario” nel modo seguente, che è più esteso: «L’iniziativa che rispetta i regolamenti su pubblicità e sponsorizzazioni dell’amministrazione, prevede che lo sponsor abbia diritto alla propria visibilità in un apposito spazio, di dimensioni non superiori a 300 cmq, sul parapedonale posto in prossimità dell’attraversamento oggetto di intervento, secondo quanto prescritto dal regolamento sulla pubblicità di cui alla Deliberazione A.C. n. 50/2014.» (http://www.terzobinario.it/giubileo-le-strisce-pedonali-si-rifanno-il-look-grazie-alla-pubblicita-leonori-lintervento-privato-per-un-maggior-decoro-della-citta/72904)

L’articolo pubblicato su “Il Messaggero” riporta che «la giunta capitolina ha dato l’ok questo pomeriggio ad una delibera a firma dell’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci che prevede il rifacimento degli attraversamenti pedonali delle grandi direttrici: dall’Aurelia alla Salaria, dalla Casilina alla Nomentana, dalla Prenestina alla Cassia.»

L’articolo conferma le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Pucci, sopra riportate, rispetto alle quali aggiunge la seguente: «In cambio, come misura di sicurezza e anche come corrispettivo verranno installati quattro parapedonali con otto facciate totali su cui potrà essere installata della pubblicità per una superficie massima di 300 centimetri quadrati, il massimo previsto dal Prip. Il tutto per il periodo di un anno poi le strisce verranno rimesse a bando. I lavori su circa 1.200 chilometri di strade saranno fatti con materiale bicomponente che durerà almeno un anno».

Rispetto agli altri l’articolo precisa che il progetto riguarderà non solo la grande viabilità, perché secondo l’Assessore Pucci «anche i Municipi potranno farlo per la piccola viabilità che è di loro competenza», e anche loro dovranno fare dei bandi ad hoc. (http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_giubileo_strisce_pedonali_sponsor_privati/notizie/1381964.shtml)

La notizia della possibilità dei Municipi di fare propri bandi separati è confermata anche da un articolo pubblicato il 29 maggio 2015 su “Roma Today”, che precisa “la riverniciatura avverrà con speciale materiale bicomponente a lunga durata“ (http://www.romatoday.it/politica/strisce-pedonali-roma-bando-privati.html)

Dall’incrocio con le informazioni fornite anche dal sito “Palermo Mania.it” (http://www.palermomania.it/news.php?roma-strisce-pedonali-riverniciate-da-privati-in-cambio-di-spot&id=73310) e dal sito “QI il Quotidiano Italiano”, che in un articolo critico pubblicato il 30 maggio 2015 paventa il rischio che i parapedonali possano diventare una nuova giungla che molti non esiteranno a denunciare su adesivileaks o che li spingerà ad auspicare l’intervento dei retakers (http://roma.ilquotidianoitaliano.it/strisce-pedonali-nuove-o-parapedonali-da-retake/), si possono fare le seguenti valutazioni, rispetto al commento da me dato il 29 maggio scorso, che riguardano esclusivamente le ombre sulla decisione presa dalla Giunta Capitolina, considerato che sono scontate le luci sulla convenienza per il Comune di una tale iniziativa.

1 – Risulta assodato che la delibera è stata proposta dall’Assessore Maurizio Pucci, ma che è stata poi approvata dall’intera Giunta Capitolina, a partire dall’Assessore Marta Leonori, con cui c’è stato quindi quel coordinamento che io invece in un primo tempo avevo a caldo lamentato. 

2 – La conferma da un lato di un “coordinamento” tra l’Assessore Pucci e l’Assessore Leonori, ma dall’altro lato anche di una loro divergenza e di una certa confusione riguardo alla normativa vigente in materia, viene dalla costatazione che la superficie massima di 300 centimetri quadrati (prevista come corrispettivo per coloro che si aggiudicheranno i bandi di gara per riverniciare le strisce pedonali) è «il massimo previsto dal Prip» secondo l’Assessore Pucci, mentre a giudizio dell’Assessore Marta Leonori sarebbe consentita «secondo quanto prescritto dal regolamento sulla pubblicità di cui alla Deliberazione A.C. n. 50/2014».

3 – Il Regolamento di attuazione e di esecuzione del Codice della Strada, approvato con D.P.R. n. 295 del 16.12.1992, al comma 7 dell’art. 47 considera le “transenne parapedonali” come «impianto pubblicitario di servizio», definendo tale «qualunque manufatto avente quale scopo primario un servizio di pubblica utilità nell’ambito dell’arredo urbano e stradale recante uno spazio pubblicitario che può anche essere luminoso sia per luce diretta che per luce indiretta». 

Da quanto mi risulta le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) prevedono all’art. 35 (dedicato alle “Tipologie di impianto ammesse” il tipo 1.D – parapedonale SPQR di mt. 1,00 x 0,70 fra gli “impianti di proprietà comunale e per pubbliche affissioni”, ed il tipo 2.A – parapedonale da mt. 1,00 x 0,70 fra gli “impianti pubblicitari di servizio”.

Entrambe le tipologie sono vietate nella sottozona B1 (Centro Storico di Roma), come confermato sia dall’art. 15 che dalle rispettive schede tecniche allegate: nulla viene detto riguardo ai 300 centimetri quadrati che secondo l’Assessore Pucci sarebbe il «il massimo previsto dal Prip».

4 – Da quanto mi risulta il nuovo Regolamento di Pubblicità, approvato con la Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 50 del 30 luglio 2014, alla lettera l) del 1° comma dell’art. 4 ammette come uso di mezzi pubblicitari anche «componenti e complementi di arredo urbano»: alla lettera a) del punto 4) della Lettera E) del 1° comma del successivo art. 20 prevede come “Uso di componenti e complementi di arredo urbano” ammessi, «fatta eccezione per il Municipio I», pure le «transenne parapedonali, anche in sequenza fra loro, ove non in contrasto con il codice della strada, a condizione che siano distanziate almeno di 1 metro l’una dall’altra e di formato non superiore a metri 1.00×0.70». 

Nulla viene detto riguardo ai 300 centimetri quadrati che a giudizio dell’Assessore Leonori sarebbero consentiti «secondo quanto prescritto dal regolamento sulla pubblicità di cui alla Deliberazione A.C. n. 50/2014».

5 – Se secondo quanto dichiarato dall’Assessore Pucci «verranno installati quattro parapedonali con otto facciate totali» di dimensioni di mt. 1,00 x 0,70 l’una, la superficie complessiva messa a disposizione come corrispettivo del servizio di riverniciatura delle strisce pedonali dovrebbe essere di 560 centimetri quadrati e non di 300 centimetri quadrati. 

6 – Secondo il comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune ci sarà il «rifacimento della segnaletica orizzontale in cambio di pubblicità sui parapedonali che saranno posti accanto alle strisce», che non potranno non esistere anche nel Municipio I, dove sia il Regolamento di Pubblicità che le Norme Tecniche del PRIP vietano espressamente l’installazione di qualunque parapedonale, si di proprietà del Comune che di proprietà privata: per di più l’Assessore Pucci ha dichiarato che ci sarà un bando che «prevede nelle aree non soggette a nessun vincolo delle sovrintendenze archeologiche, monumentali e paesaggistiche nell’ambito della grande viabilità, la sponsorizzazione dei privati, con investimenti nell’ordine di qualche migliaio di euro». 

Dal momento che è più che probabile che nelle suddette aree soggette a vincolo ricadano anche delle strisce pedonali accanto a cui non potranno essere installati parapedonali, sarà caso mai opportuno prevedere un corrispettivo di pubblicità che obblighi a riverniciare anche strisce pedonali non provviste di transenne parapedonali.

7 – in una intervista rilasciata il 7 aprile 2015 al “Corriere della Sera dopo la consegna dei Pian i di Localizzazione da parte della S.p.A. “Aequa Roma” (vedi http://www.vasroma.it/piano-cartelloni-leonori-entro-lestate-si-parte-con-le-gare/) l’Assessore Marta Leonori ha dichiarato: «Speriamo o subito prima o subito dopo l’estate di poter indire la gara». 

A distanza di appena poco più di un mese ora dichiara: «In attesa delle gare, con l’Assessore Pucci, abbiamo voluto intanto prevedere questo avviso pubblico per fornire maggiori servizi alla città».

La suddetta dichiarazione è in totale contraddizione con quella rilasciata invece dall’Assessore Pucci, dal momento che secondo lui invece «il tutto per il periodo di un anno poi le strisce verranno rimesse a bando».

8 – Nei criteri dettati dalla Giunta Capitolina con la deliberazione n. 380 del 30.12.2014 i parapedonali sono considerati impianti destinati stabilmente ad una funzione di pubblico servizio, di cui va comunque messa a gara l’assegnazione della loro gestione, ma con distinti bandi riservati rispettivamente a quelli di proprietà comunale (SPQR) ed a quelli di proprietà privata, per giunta mescolati ad impianti anche di altre dimensioni.  

Anche a voler ammettere per un attimo che nelle intenzioni della Giunta Capitolina ci sia ora la volontà di considerare a sé stante un bando di gara costituito esclusivamente da impianti parapedonali di pubblico servizio da mt. 1,00 x 0,70, di cui si dovrà comunque rilasciare tramite bando di gara una “autorizzazione” di durata decennale e non annuale, per cui almeno riguardo a questa tipologia di impianti si dovrà posporre di un anno l’entrata a regime, appare comunque del tutto contraddittoria la dichiarazione rilasciata riguardo al bando di gara dall’Assessore Pucci, secondo cui «lo pubblicheremo entro 10 giorni, poi ce ne saranno 20 per rispondere e a settembre si potrà cominciare a intervenire, così per il Giubileo le strisce saranno pronte».  

C’è da tener presente al riguardo che la S.p.A. “Aequa Roma” ha finito di redigere i 15 Piani di Localizzazione, che prevedono anche l’individuazione dei parapedonali come “impianti pubblico servizio” bifacciali di mt. 1,00 x 0,70, la cui posizione è al momento soggetta – al pari delle posizioni anche di tutti gli altri tipi di impianti – all’esame delle Soprintendenze competenti per territorio che dovranno esprimere il proprio “parere”: la Giunta Capitolina dovrà poi adottare la proposta dei 15 Piani per sottoporli alle osservazioni dei cittadini ed al parere di competenza dei 15 Consigli Municipali, a cui dovrà controdedurre per procedere solo allora alla approvazione definitiva dei 15 Piani di Localizzazione e quindi con essa delle definitive posizioni sul territorio di ogni transenna parapedonale. 

Indire un bando di gara senza che ci sia una approvazione definitiva delle pianificazione delle transenne parapedonali e della conseguente “rendita economica” di posizione comporta il serio rischio di un provvedimento viziato di legittimità, impugnabile in quanto tale al TAR.

9 – Nel prendere la decisione di indire un bando solo per le transenne parapedonali e solo per un anno l’assessore Leonori, più che l’assessore Pucci, non ha tenuto nel conto dovuto la nuova normativa che lei stessa è riuscita a far approvare dall’Assemblea Capitolina e che in particolare al nuovo testo dell’art. 9 dell’art. 34 del Regolamento di Pubblicità dispone che gli impianti del riordino possono rimanere comunque installati sul territorio «non oltre l’esito delle procedure di gara conseguenti alla redazione dei piani di localizzazione».  

Ne deriva in modo inconfutabile che, finché non verrà espletato il bando di gara per l’assegnazione della gestione decennale di tutti gli impianti pubblicitari individuati per giunta dai Piani di Localizzazione definitivamente approvati, rimane pienamente valido il titolo concessorio di tutti i parapedonali attualmente installati a Roma e «riconosciuti come validi nella Nuova Banca Dati», che non potranno quindi essere concessi ad altri con un anomalo bando di gara per l’assegnazione per giunta di nuovi titoli validi solo per un anno, in contrasto quindi con lo stesso nuovo Regolamento di Pubblicità che al 1° comma dell’art. 10 stabilisce che «le autorizzazioni all’esposizione di pubblicità con mezzi privati e le locazioni di impianti e altri beni comunali utilizzati per il medesimo fine hanno durata decennale». 

Un bando del genere verrebbe sicuramente impugnato dalle ditte pubblicitarie che sono proprietarie di transenne parapedonali ed in particolare dall’A.P.A. che all’interno della sottozona B1 ha la bellezza di 550 transenne parapedonali tutte a suo tempo debitamente autorizzate ad essere installate sul territorio di Roma ed a rimanervi fino al«l’esito delle procedure di gara conseguenti alla redazione dei piani di localizzazione».  

10 – Per le ragioni esposte al punto precedente la stessa “ombra” con l’eventuale conseguente vizio di legittimità presenterebbero dei bandi ad hoc gestiti dai Municipi, sul presupposto che «la piccola viabilità .. è di loro competenza». 

Vale anche per questa eventualità non solo la validità dei titoli concessori rilasciati, ma anche il presupposto che le transenne parapedonali da assegnare con bando a sé stante debbono essere comunque individuate da Piani di Localizzazione definitivamente approvati.  

11 – La dichiarazione dell’Assessore Leonori mette in evidenza una inaccettabile contraddizione con il programma che lei stessa si era dato ed aveva annunciato pubblicamente, perché di fatto pospone di un anno non solo il bando di gara per l’assegnazione della pubblicità sulle transenne parapedonali, ma mette a rischio di dilazionare di un anno anche tutti gli altri bandi di gara per l’assegnazione anche dei rimanenti impianti, a maggior ragione se il bando per le transenne parapedonali non si potesse fare a sé stante, ma dovesse essere costituito anche da impianti di altre dimensioni. 

12 – Nel caso di un bando di gara misto, costituito cioè di transenne parapedonali e di altri impianti di dimensioni diverse, è da mettere in risalto l’impossibilità di fare prima gli altri bandi di gara per poi indire questo dopo l’anno concesso a transenne parapedonali assegnate così come deciso dalla Giunta Capitolina, perché è di tutta evidenza che – mentre i bandi di gara espletati prima comporterebbero la rimozione contestuale di tutti gli impianti del riordino attualmente installati a Roma – il bando misto rimandato di un anno per consentire nell’immediato la concessione solo di transenne parapedonali lascerebbe sul territorio i rimanenti impianti del riordino. 

******************** 

In conclusione sarebbe opportuno che l’assessore Marta Leonori e l’intera Giunta Capitolina facciano un esame più approfondito delle “ombre” che presenta questa loro decisione, per fugarle del tutto in modo chiaro e trasparente ed evitare di ingolfare il TAR del Lazio di un numero ancora maggiore di quello dei ricorsi già presentati, con il rischio di ritardare anziché accelerare l’entrata a regime del PRIP e dei Piani di Localizzazione con i bandi di gara che si debbono fare e non con quelli inaspettatamente inventati al di fuori delle regole.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

 

 

 

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